Omicidio San Casciano, il presunto movente: perché Mattia Scutti avrebbe ucciso la zia Laura Frosecchi
Qual è il movente dell'omicidio di San Casciano? Mattia Scutti potrebbe aver ucciso la zia dopo essersi sentito deriso, le ipotesi degli inquirenti
Il movente dell’omicidio di San Casciano potrebbe individuarsi in una frase pronunciata dalla vittima, Laura Frosecchi, nei confronti del nipote Mattia Scutti. Questa la prima ipotesi degli inquirenti contestualmente alla convalida dell’arresto del 22enne, accusato di aver ucciso la zia all’interno del suo forno “Da Graziella” a Chiesanuova, frazione di San Casciano in Val di Pesa (Firenze). Oltre alle ragioni che hanno spinto Scutti a compiere il gesto feroce, un altro nodo da sciogliere riguarda le modalità con le quali potrebbe essersi procurato l’arma.
- Perché Mattia Scutti ha ucciso la zia
- Il mistero dell'arma
- L'omicidio di San Casciano
- Una perizia psichiatrica nel passato del 22enne
Perché Mattia Scutti ha ucciso la zia
Mattia Scutti potrebbe aver ucciso sua zia Laura Frosecchi in quanto offeso da una sua esternazione. È una delle ipotesi che gli inquirenti stanno valutando nel corso delle indagini sull’omicidio di Chiesanuova di San Casciano.
Come riporta Ansa, secondo gli investigatori Mattia Scutti si sarebbe recato presso il negozio della zia, il forno “Da Graziella”, il giorno prima. La donna gli avrebbe rivolto un epiteto scherzoso, tipico del lessico toscano.
Mattia Scutti potrebbe aver ucciso la zia Laura Frosecchi perché offeso da un epiteto scherzoso. I nuovi sviluppi delle indagini sull’omicidio di San Casciano
L’intento ironico della zia, tuttavia, sarebbe stato interpretato da Scutti come una derisione. Per questo motivo il 22enne avrebbe deciso di uccidere Laura Frosecchi.
Dunque, secondo Firenze Today e La Nazione, tra i due sarebbe scoppiata una lite degenerata con un tragico epilogo. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia, il 22enne si è avvalso della facoltà di non rispondere di fronte alle domande del gip Gianluca Mancuso.
Il mistero dell’arma
Come detto in apertura, un altro nodo da sciogliere sull’omicidio di San Casciano riguarda le modalità con cui Mattia Scutti si è procurato l’arma.
Laura Frosecchi è stata uccisa con una pistola calibro 8, ma come è finita nelle mani del 22enne? Secondo La Nazione, il giovane si sarebbe procurato una revolver d’epoca, datata almeno un secolo e probabilmente risalente a un periodo precedente il secondo conflitto mondiale. L’arma non sarebbe stata censita e – sempre secondo gli inquirenti – potrebbe essere arrivata a Scutti da un passaggio di mano tra persone anziane.
L’omicidio di San Casciano
Laura Frosecchi è stata uccisa la mattina del 17 ottobre all’interno del suo negozio, il forno e negozio di alimentari “da Graziella”. Il suo corpo è stato rinvenuto in un lago di sangue da una cliente entrata nel locale. Alle 14 è stato arrestato Mattia Scutti. La donna aveva 55 anni ed era benvoluta in tutto il territorio.
I clienti la conoscevano soprattutto per le sue schiacciate, che acquistavano per ogni occasione. L’omicidio ha scosso profondamente la comunità di Chiesanuova.
Una perizia psichiatrica nel passato del 22enne
Dopo l’interrogatorio di garanzia Francesco Ceccherini, l’avvocato difensore di Mattia Scutti, ha riferito che in passato il suo assistito “era stato sottoposto a una perizia psichiatrica” nel contesto di un processo per maltrattamenti del tribunale dei minori.
Secondo Ceccherini, l’esperto incaricato per la perizia “aveva stabilito che la capacità di intendere e volere del giovane era grandemente diminuita”.