Omicidio Sacchi, via al processo: la richiesta per Anastasiya

“Se Anastasiya Kylemnyk dice di essere una vittima, che racconti tutto e dica la verità, perché non si è mai visto che una vittima si avvalga della facoltà di non rispondere o faccia un racconto inverosimile, come ha fatto in sede di interrogatorio quando aveva detto di non sapere di avere 70mila euro nello zaino“. Sono queste le parole che gli avvocati della famiglia di Luca Sacchi, Armida Decina e Paolo Salice, hanno dichiarato ad Adnkronos.

Il processo per l’omicidio del personal trainer, ucciso a Roma con un colpo di pistola in una presunta compravendita di droga la notte tra il 23 e il 24 ottobre 2019, inizierà il 18 maggio, davanti alla prima Corte d’Assise della Capitale.

Il gip aveva accolto la richiesta della Procura di Roma per il giudizio immediato per 6 persone coinvolte a vario titolo nell’indagine, compresa la fidanzata della vittima, Anastasiya Kylemnyk. Lunedì, riporta l’Adnkronos, non sarà presente in tribunale Giovanni Princi, accusato di violazione della legge sulla droga e ora ai domiciliari, che verrà processato con rito abbreviato il 28 maggio.

Con rito ordinario saranno in aula Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, i due ventenni di Casal Monastero che sarebbero gli autori materiali dell’aggressione, Marcello De Propris, che avrebbe consegnato l’arma del delitto, il padre Armando De Propris, accusato della detenzione della pistola, e Anastasiya Kylemnyk, coinvolta nella seconda parte dell’inchiesta sulla compravendita di 15 kg di droga.

La Procura, riporta Adnkronos, contesta a Valerio Del Grosso, Paolo Pirino e Marcello De Propris anche l’aggravante della premeditazione. Insieme ad Armando De Propris, i tre sono detenuti in carcere, mentre è sottoposta a obbligo di firma Anastasiya Kylemnyk, che nel processo è anche parte civile per la rapina subita.

Fonte foto: Ansa