Covid, lockdown inefficace contro la variante inglese: l'allarme
Il nuovo lockdown del Regno Unito non sta funzionando contro la variante inglese: lo spiega uno studio dell'Imperial College di Londra
Il nuovo lockdown della Gran Bretagna, il terzo dall’inizio della pandemia, non si starebbe dimostrando efficace contro la variante inglese del coronavirus. Lo afferma un nuovo studio dell’Imperial College di Londra, che monitora l’attuale impennata dei contagi determinata dall’aggressività della mutazione, su cui le misure prese dal governo guidato da Boris Johnson potrebbero rivelarsi inutili. Ne dà notizia l’Ansa.
Il modello si basa sui dati raccolti tra il 6 e il 15 gennaio, nei primi 10 giorni di lockdown. Steven Riley, professore di Dinamica delle malattie infettive e autore della ricerca, ha spiegato che il quadro è “estremamente preoccupante“.
“Ci saremmo aspettati di vedere un declino” nei giorni successivi, ha spiegato in un’intervista a Times Radio, riportata dall’Ansa. Così non è stato, e le prime conclusioni “non consentono quindi di sostenere con certezza che il lockdown stia funzionando“.
Se il trend dovesse essere confermato e i ricoveri dovessero rimanere “astronomicamente alti“, ha dichiarato l’esperto, il corrispettivo del nostro Comitato tecnico scientifico potrebbe suggerire all’esecutivo britannico di rafforzare le limitazioni per la popolazione per contrastare la variante inglese.
“A mio parere esistono prove scientifiche schiaccianti del fatto che il calo della trasmissione del coronavirus sia legato ai comportamenti della gente” e alla riduzione “dei contatti fisici” tra le persone. Per il medico sarebbero troppi gli inglesi che ancora non hanno applicato il distanziamento sociale.
Da parte del governo del Regno Unito, riporta l’Ansa, viene fatto però notare che per misurare gli effetti del nuovo lockdown sarà necessario raccogliere i dati di un periodo più lungo.