Nuovo decreto, tornano i matrimoni: le regole per l'estate 2021
Il 15 giugno possono tornare ad essere celebrati i matrimoni con ricevimenti anche al chiuso, ma previo "green pass"
Una delle maggiori novità dell’ultimo decreto approvato in Cdm in materia di riaperture riguarda i matrimoni, tra i settori più trascurati e colpiti dalle restrizioni a contrasto dell’epidemia da Covid-19. Secondo quanto emerso sul testo in via di pubblicazione, i ricevimenti potranno riprendere dal 15 giugno, ma, come ricorda il ‘Corriere della Sera’ per partecipare alla festa servirà il “green pass“, vale a dire il certificato di avvenuta vaccinazione, di guarigione o un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti, come per gli spostamenti.
Nuovo decreto, tornano i matrimoni: il protocollo
Le celebrazioni per tutte le cerimonie civili e religiose come i matrimoni e le prime comunioni, dalla metà del prossimo mese di giugno saranno quindi consentite anche al chiuso e all’aperto.
Spetterà al Comitato tecnico scientifico definire con il numero massimo di invitati per le celebrazioni a seconda se fuori o dentro i locali, nel protocollo già inviato alle Regioni. Saranno da stabilire inoltre le indicazioni sulle regole dei buffet, sulla distanza raddoppiata tra i tavoli, fino all’introduzione del Covid manager.
La speranza degli operatori del settore del “wedding” è che non ci sia differenza di limite ai partecipanti tra ambienti esterni ed interni, per evitare che nel caso di pioggia, un evento programmato fuori possa essere poi passibile di sanzioni.
Nuovo decreto, tornano i matrimoni: le reazioni degli operatori del settore
“Bene che sia stata fissata la data di riapertura — ha commentato Michele Boccardi, presidente di Assoeventi di Confindustria — adesso chiediamo che venga individuato come valido il protocollo già recepito dalla Conferenza delle Regioni e chiediamo di non inserire nessuna limitazione numerica al chiuso se non quella basata sulla distanza interpersonale che è già stata ampliata da un metro a due metri.”
Di diverso avviso la presidente di Federmep (Federazione matrimoni ed eventi privati), Serena Ranieri per la quale la data individuata è troppo tardi: “Ripartire il 15 giugno con green pass e tetto al numero degli invitati si può tradurre banalmente con un invito agli sposi a rinviare per l’ennesima volta le nozze, come sta già accadendo in questi minuti“.
Il ritardo sulla definizione del protocollo per lo svolgimento dei ricevimenti nuziali ha portato l’anno scorso alla cancellazione dell’85% delle 186mila feste di matrimonio, provocando una perdita di fatturato di circa il 90%, da 10 a 1 miliardo di euro, con 850 mila lavoratori stagionali che non trovarono occupazione.