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Nel 2025 arriva l'obbligo di ricetta elettronica ma la cartacea sarà ancora valida: cosa cambia per le bianche

Dal 1° gennaio 2025 la Manovra prevede l'obbligo di ricetta elettronica per tutte le prescrizioni, ma nella prima fase quella cartacea sarà accettata

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Nel 2025, dopo 4 anni di sperimentazione, scatta l’obbligo di ricetta elettronica per tutte le prescrizioni del Servizio Sanitario Nazionale, incluse le “ricette bianche“. In fase di transizione sarà ancora possibile utilizzare le ricette cartacee, ma l’obiettivo è migliorare il monitoraggio e alimentare il fascicolo sanitario elettronico.

Obbligo di ricetta elettronica dal 1 gennaio 2025

L’obbligo di utilizzo della ricetta elettronica è stato stabilito dalla legge di bilancio, approvata il 28 dicembre scorso e in vigore dal 1° gennaio 2025.

Tutte le prescrizioni del Servizio Sanitario Nazionale (Ssn), incluse le “ricette bianche”, devono ora essere redatte in formato digitale, e la versione cartacea rimarrà valida solo durante una fase di transizione, in attesa che il Ministero della Salute, il Mef e l’Aifa chiariscano le modalità operative per i prossimi mesi.

obbligo ricetta elettronica 2025Fonte foto: IPA

La ricetta cartacea sarà ancora valida per una breve fase di transizione

La Manovra specifica che la norma punta a migliorare il controllo sull’appropriatezza delle prescrizioni e a garantire l’aggiornamento continuo del fascicolo sanitario elettronico.

La ricetta cartacea sarà ancora accettata

D’ora in avanti, i pazienti potranno ottenere i farmaci esclusivamente attraverso la ricetta digitale rilasciata dal proprio medico, ma è prevista una fase transitoria in cui i due modelli – quello cartaceo e quello dematerializzato – continueranno a coesistere.

Le prescrizioni saranno integrate nel fascicolo sanitario elettronico e, in futuro, potrebbero essere inviate tramite email o Whatsapp, sebbene questo aspetto debba ancora essere definito.

La necessità di effettuare un cambiamento rapido ma graduale è stata espressa da più parti. Luca Pieri, presidente di Assofarm, ha auspicato che la transizione verso il digitale avvenga in breve tempo, ma senza compromettere la stabilità del sistema di distribuzione dei farmaci.

La fase di transizione e i problemi

La piena operatività delle nuove regole sulle ricette elettroniche dipenderà dai chiarimenti di ministeri e Regioni, secondo la Federazione delle Farmacie Comunali.

Marco Cossolo, presidente di Federfarma, ha ribadito l’importanza di un periodo di adeguamento, durante il quale le farmacie potranno accettare ancora ricette cartacee per assicurare la continuità del servizio.

Le preoccupazioni nascono principalmente dalle diverse problematiche tecniche emerse nei mesi scorsi e dal fatto che, come evidenziato da Filippo Anelli, presidente della Federazione dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo), in alcune zone del Paese le connessioni elettroniche risultano instabili o addirittura inesistenti.

L’obbligo di ricetta elettronica veterinaria

Quanto disposto per la ricetta elettronica è valido anche per quella veterinaria, per cui è stato sancito l’obbligo dal 2019. Il 5 agosto il Ministero della Salute ha confermato che la ricetta veterinaria elettronica (Rev) è completamente digitalizzata e valida senza firma o timbro del medico veterinario, anche per farmaci contenenti sostanze stupefacenti.

L’identificazione del medico avviene tramite il sistema informativo nazionale di tracciabilità: firma o timbro erano richiesti solo temporaneamente fino all’adeguamento della normativa nazionale al regolamento europeo di riferimento.

obbligo ricetta elettronica Fonte foto: IPA
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