Naufragio nel mar Nero per due petroliere russe e rischio disastro ambientale: nave spezzata in due, il video
Il video mostra una delle due petroliere russe spezzata in due dalla tempesta sul mar Nero: si teme uno sversamento importante i rischi ambientali
Due petroliere russe sono state vittime di naufragio a causa di una rovinosa tempesta nel mar Nero, che ha portato una delle due navi a essere letteralmente spezzata in due. Si tratta della Volgoneft-212, che trasportava 4300 tonnellate di olio combustibile: un incidente che alimenta le preoccupazioni di forti rischi ambientali e che ha provocato 11 feriti fra i membri dell’equipaggio.
- Il video della tempesta sul mar Nero
- I soccorsi all'equipaggio delle petroliere russe
- Il rischio di disastro ambientale
Il video della tempesta sul mar Nero
La tempesta sul mar Nero ha seriamente danneggiato le due petroliere, provocando una fuoriuscita di petrolio, secondo quanto dichiarato dalle autorità russe.
L’incidente è avvenuto nello stretto di Kerch, che separa la Russia dalla Crimea, annessa illegalmente da Mosca nel 2014.
Le due petroliere russe sono naufragate nello stretto di Kerch in Crimea
Il video diffuso dall’ufficio del procuratore russo dei trasporti meridionali mostra la prua di una nave completamente distrutta, con chiazze di olio visibili in acqua. Le petroliere sembrano essere andate alla deriva prima di incagliarsi al largo.
La stampa locale ha parlato di almeno 11 feriti nell’incidente, mentre la BBC riporta anche la notizia di una vittima fra i membri dell’equipaggio.
I soccorsi all’equipaggio delle petroliere russe
Un’operazione di salvataggio, che ha coinvolto più di 50 persone tra cui rimorchiatori ed elicotteri, ha portato al recupero di 13 membri dell’equipaggio da una petroliera, prima che l’intervento fosse sospeso a causa del maltempo.
I restanti 14 membri a bordo della seconda nave sarebbero dotati di tutto il necessario per la sopravvivenza immediata, ma potrebbero essere bloccati fino a quando le condizioni meteorologiche non miglioreranno.
Il presidente Vladimir Putin ha incaricato il vice primo ministro Vitaly Savelyev di coordinare un gruppo di lavoro per gestire l’incidente, mentre le autorità avviano un’inchiesta per negligenza criminale.
Il rischio di disastro ambientale
Secondo Michelle Bockmann, esperta della rivista marittima Lloyd’s List ascoltata dalla BBC, le due petroliere interessate dall’incidente sono navi di ridotte dimensioni, della compagnia Volgatanker.
Ogni nave aveva una capacità di circa 4300 tonnellate di petrolio, come riferito dai funzionari russi all’agenzia Tass. A differenza delle grandi petroliere, che possono trasportare circa 120mila tonnellate di petrolio, queste imbarcazioni sembrano essere destinate principalmente al trasporto fluviale o nelle acque costiere russe.
Lo stretto di Kerch, fondamentale per il commercio del grano russo, è anche utilizzato per il trasporto di petrolio, olio combustibile e gas naturale liquefatto.