Naufragio di migranti al largo della Calabria, barca si ribalta: morti e dispersi, il racconto dei superstiti
Continuano le tragedie nel Mediterraneo: 10 morti in acque Sar maltesi, il naufragio nello Ionio conta una vittima e 12 superstiti. Decine i dispersi
Doppio naufragio nel mar Mediterraneo, con circa 50 migranti che risultano dispersi dopo il ribaltamento di una barca a vela nelle acque del mar Ionio, e l’intervento della nave ong Nadir per soccorrere un barchino, con il recupero di 10 morti e 40 superstiti. In totale, secondo Medici Senza Frontiere si parla di almeno 64 dispersi nelle acque della Calabria, dei quali 26 sarebbero bambini. Undici, invece, i morti al momento accertati in seguito ai due naufragi.
- Il naufragio nel mar Ionio: barca si ribalta al largo della Calabria, decine di dispersi
- Barchino soccorso in acque Sar maltesi: 10 morti, 40 migranti salvi
- La testimonianza di Medici Senza Frontiere sul naufragio
- I dati dei morti nel mar Mediterraneo: l'allarme delle ong
Il naufragio nel mar Ionio: barca si ribalta al largo della Calabria, decine di dispersi
Il capovolgimento della barca a vela è avvenuto a circa 100 miglia dalla costa calabrese. Un mercantile è intervenuto per soccorrere l’imbarcazione e ha trasferito i 12 superstiti su una nave della Guardia Costiera, che li ha portati a Roccella Ionica.
Tra i sopravvissuti è stato trovato anche il corpo di una donna morta in mare. Le operazioni di ricerca dei dispersi sono in corso, ma finora non è stato recuperato nessuno: secondo una stima dovrebbero essere circa 50 persone.
I migranti sopravvissuti al naufragio nel mar Ionio sono stati trasferiti dalla Guardia Costiera a Roccella Ionica
In base alla ricostruzione dell’incidente, il motore dell’imbarcazione, partita dalla Turchia otto giorni prima, si è incendiato, causando il capovolgimento. I superstiti e i dispersi provengono da Iran, Siria e Iraq.
Barchino soccorso in acque Sar maltesi: 10 morti, 40 migranti salvi
Allo stesso tempo, la nave ong Nadir ha recuperato 10 cadaveri e circa 40 sopravvissuti da un barchino carico di migranti nelle acque Sar maltesi.
La Guardia Costiera, attiva sull’isola, ha trasbordato i migranti soccorsi dalla Nadir e ha trainato l’imbarcazione con a bordo i 10 corpi, con arrivo previsto in serata.
Le 10 vittime sono morte per soffocamento sul ponte inferiore dell’imbarcazione, mentre 51 sopravvissuti, originari di Siria, Egitto, Pakistan e Bangladesh, sono stati portati a Lampedusa dalla nave ong.
La testimonianza di Medici Senza Frontiere sul naufragio
Il naufragio nelle acque del mar Ionio potrebbe avere numeri preoccupanti, secondo le testimonianze: si parla di 64 naufraghi dispersi, dei quali almen0 26 minori, fra i quali anche bambini piccoli e neonati.
“Ho parlato con un ragazzo che ha perso la sua fidanzata: intere famiglie dell’Afghanistan sarebbero morte. Sono partiti dalla Turchia 8 giorni fa e da 3 o 4 giorni imbarcavano acqua” ha raccontato a Roccella Ionica Shakilla Mohammadi, mediatrice interculturale di Medici senza frontiere.
I racconti dei migranti sbarcati in Calabria dopo il naufragio sono drammatici. “Ci hanno detto che viaggiavano senza salvagente e che alcune barche non si sono fermate per aiutarli. La scena era straziante, davanti a noi persone traumatizzate, il dolore si toccava con mano” ha spiegato Mohammadi.
I dati dei morti nel mar Mediterraneo: l’allarme delle ong
In caso di conferma dei numeri rispetto agli ultimi due naufragi, i morti e i dispersi nel 2024 supererebbero la cifra di 800, con una media di quasi 5 decessi al giorno dall’inizio dell’anno. Sono cifre preoccupanti, malgrado i dati recenti che hanno testimoniato un dimezzamento degli sbarchi rispetto al passato.
L’Unhcr, l’Oim e l’Unicef hanno espresso profondo cordoglio per le vittime e lamentato la frustrazione per i continui appelli inascoltati a potenziare le risorse per le operazioni di soccorso in mare, a supporto della Guardia Costiera Italiana.