Napoli, rider aggredito in strada: le sue parole
L'appello del consigliere regionale, Francesco Borrelli: "Fatti avanti, anche in forma anonima: vogliamo aiutarti"
Un rider di 52 anni, sposato e con due figli, è stato vittima di un’aggressione, avvenuta nella notte tra il primo ed il 2 gennaio, a Calata Capodichino, a Napoli: 6 ragazzi, a bordo di due motorini, lo hanno picchiato per sottrargli lo scooter. L’episodio è stato ripreso da un residente e diffuso su Facebook dal consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli.
Napoli, rider aggredito in strada: gli rubano il motorino
L’aggressione al rider sarebbe avvenuta la sera tra l’1 e il 2 gennaio. “Abbiamo ricevuto questo video sconvolgente relativo a un’aggressione ai danni di un rider che sarebbe avvenuta a Calata Capodichino – ha scritto Borrelli -: un gruppo di delinquenti lo aggredisce con inaudita violenza per sottrargli lo scooter con il quale sta effettuando le consegne”.
Borrelli ha aggiunto di aver inviato il video alle forze dell’ordine per risalire agli aggressori.
Quindi, il messaggio al rider: “Gli dico di farsi avanti, anche in forma anonima, perché lo vogliamo aiutare“.
“Chi è vittima di una tale barbarie – ha aggiunto il consigliere – va aiutato dalla parte sana della città”.
Napoli, rider aggredito per il motorino: “Come rubare l’elemosina in chiesa”
Borrelli ha poi deciso di diffondere anche dei video messaggi, sempre su Facebook. “Ci aspettiamo che i delinquenti vengano identificati e arrestati“, ha detto in uno dei contenuti pubblicati.
E ancora: “È incredibile quanto avvenuto: è come andare a rubare i soldi dell’elemosina in una chiesa. Una violenza morale e fisica quella di sottrarre l’unico mezzo di sostentamento ad un povero lavoratore precario impegnato per quattro spiccioli per ore e ore“.
Infine, Borrelli si è chiesto come sia possibile che “ancora oggi sfilino in città 6 delinquenti senza casco su due motorini con tutti i controlli che ci sono per il rispetto delle norme anti Covid. È assurdo. Ora basta. A Napoli la proclamazione della legalità non può essere solo un esercizio verbale”.
Napoli, parla il rider aggredito: “Grazie a tutti per la solidarietà”
“Ringrazio tutti per la solidarietà che mi è stata espressa: c’è tanta gente di buon cuore. Ma io vorrei solo un lavoro stabile, pagare le tasse come ho sempre fatto e vivere tranquillamente”. Queste le parole di Gianni Lanciano, rilanciate dall’Ansa.
“Mi sono commosso – ha detto il rider -, ringrazio tutti coloro che mi sono vicini. Io non vorrei approfittare della bontà dei cittadini napoletani. Fino al 2015 ho fatto il macellaio in un grande supermercato, poi ci sono stati degli esuberi e da allora faccio qualcosa per portare avanti la famiglia”.
“Sono arrabbiato – ha concluso -, ma mi dispiace per quei ragazzi che hanno messo a segno la rapina. Sono dei ragazzini”.