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Moskva, perché sulla nave russa affondata c'era un pezzo della Croce di Gesù Cristo

Come è finito il frammento sulla nave più grande dei russi e come è fatto. A bordo dell'ammiraglia un reliquiario e un cappella

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Sembra che ci fosse un frammento croce di Gesù sull’ex ammiraglia della flotta russa, la Moskva. La nave è stata, nei giorni scorsi, al centro di contestati avvenimenti: dopo conferme, smentite e differenti versioni su quanto accaduto, si è avuta però la conferma del suo affondamento nel Mar Nero a opera dell’esercito ucraino.

Frammento della Croce di Gesù Cristo, come è finito sulla nave più grande dei russi

La preziosissima reliquia è stata acquistata nel 2020. Compratore, un ricco mecenate. Il prezzo è di quelli che fanno girare la testa: si è trattato di 40 milioni di euro.

Lo scopo del ricco acquirente era, fin da subito, quello di donare l’artefatto imbevuto di storia sacra alla flotta di Mosca, e precisamente a quella ancorata a Sebastopoli, in Crimea. Tra tutte le navi attraccate a Sebastopoli, quella scelta per custodire il pezzo della croce di Gesù fu proprio l’incrociatore missilistico Moskva.

Frammento della Croce di Gesù Cristo sulla Moskva, come è fatta la reliquia

Secondo il decano del distretto di Sebastopoli della Chiesa ortodossa russa, l’arciprete Sergiy Khaluta, il frammento è ovviamente di legno e inoltre molto piccolo. La sua lunghezza infatti sarebbe soltanto di 2,5 centimetri.

È contenuto però in una croce di metallo risalente al secondo XIX secolo. La croce è quindi posta all’interno di un reliquiario (cioè un contenitore di reliquie di santi oppure di oggetti a essi appartenuti o frammenti di essi, la cui funzione è la degna conservazione della reliquia, anche in prospettiva di una sua esposizione ai fedeli che arrivano per venerarla).

Non deve stupire, date le dimensioni della Moskva, che a bordo dell’ammiraglia sia presente un’intera cappella, la cui funzione è quella di consentire, ai soldati, di pregare.

Slava Moskva, come è fatta e quali missili monta: quale nave deve recuperarne i frammenti adesso che è affondata

La Slava Moskva era ritenuta la nave da guerra più forte nell’esercito russo. Monta missili antinave supersonici, da utilizzare contro le portaerei nemiche. In assenza di portaerei da abbattere, i P-500 Bazalt e i P-1000 Vulkan a lungo raggio, in tutto 16, non hanno ragione di essere impiegati.

Discorso diverso per 64 missili di difesa aerea, anch’essi a disposizione della Slava Moskva. Grazie a quest’ultimi, la fortezza sull’acqua dei russi può coprire gran parte del Mar Nero settentrionale e altre aree di pattuglia.

La nave Slava Moskva.

Ora che è stata affondata, le acque del Mar Nero custodiscono i preziosi segreti militari russi: per recuperarli, è stato inviato un antichissimo catamarano degli zar, che ha servito anche nella prima guerra mondiale.

Centrali nucleari in Ucraina, quante sono e dove. I rischi di una nuova Chernobyl per la guerra con la Russia Fonte foto: ANSA
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