Morto il padre di Roberto Burioni a quasi 94 anni: la notizia data dal figlio via Facebook
Il papà di Roberto Burioni si è spento serenamente. Gaetano Burioni, medico in pensione, aveva quasi 94 anni. La notizia via Facebook
Lutto per il virologo Roberto Burioni: nella mattinata di domenica 10 settembre il padre Gaetano si è spento a quasi 94 anni. La notizia l’ha data lo stesso virologo tramite il suo account Facebook privato.
Morto il padre di Burioni
“Alle soglie dei 94 anni l’addio dopo una vita lunga piena di sacrifici, affetto e dedizione”. Questo il breve messaggio pubblicato da Roberto Burioni su Facebook, a corredo di una recente immagine del padre.
Il virologo, medico e docente di Microbiologia e Virologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, ha limitato la possibilità di pubblicare commenti, ma il post ha ricevuto in pochi minuti centinaia di reazioni.
Burioni VS Borghi
Recentemente il nome di Roberto Burioni è tornato a conquistare le pagine dei giornali per il suo botta e risposta social con il senatore leghista Claudio Borghi.
Tutto è iniziato quando Borghi ha dato il patrocinio a un convegno, in programma a Roma il 4 ottobre, organizzato da Condav (Coordinamento Nazionale Danneggiati da Vaccino).
Il tema dell’evento: “XX giornata per ricordare le persone decedute o rese disabili dai vaccini”. Qualcuno su X (l’ex Twitter) ha postato dei commenti che non sono piaciuti al senatore.
Borghi ha dunque posto una domanda: “Le vittime da effetti avversi ci sono? Sì”. “Anche se a fronte ci fossero milioni di vite salvate – ha aggiunto – non è un buon motivo perché queste persone e le loro famiglie vengano dimenticate“.
A questo punto è intervenuto Burioni: “Ricordiamo a Claudio Borghi che le ultime vittime da vaccino in Italia risalgono all’antipolio Sabin, non più utilizzato dal 2000. Non si usa più perché, grazie alla vaccinazione di tutti, il virus in Italia non circola”.
Borghi ha raccolto il guanto della sfida e ha rilanciato postando una notizia del 2013 riguardante una “vaccinazione esavalente poi rivelatasi fatale”. Il commento a corredo: “Scusi illuminato. Questa (ex multis) è prima o dopo l’antipolio? Lo spiega lei alla famiglia?”
Burioni ha poi allegato uno studio sui vaccini del maggio 2023. Il commento: “Questo non lo dice Burioni, ma lo dicono i libri che Burioni ha studiato e Borghi no. Libri che si possono (e che si dovrebbero) studiare prima di parlare di un argomento che non si conosce”.
La lite social è andata avanti e Borghi a un certo punto ha citato Dante:
Quando si parte il gioco de la zara (dadi), / colui che perde si riman dolente, / repetendo le volte, e tristo impara; / con l’altro se ne va tutta la gente.
Burioni ha risposto per le rime: “Mi sognai tra il fosco, e il chiaro un bellissimo somaro; un somaro, ma solenne”, citando la Cenerentola di Rossini.
Per Burioni si tratta di un’autocitazione dal momento che il suo libro si intitola “La congiura dei somari”. Burioni è già intervenuto più volte per fare chiarezza sui presunti casi di mortalità post vaccino.
Burioni e il giornalista del Corriere
Il tutto è stato ricostruito dal Corriere della Sera secondo una modalità che non è piaciuta a Burioni: “Un giornalista serio se ha davanti due persone – una che dice che piove, l’altra che dice che c’è il sole – non ha solo il dovere di lasciare parlare entrambi gli ospiti, ma soprattutto quello di aprire la finestra e dire al suo pubblico che tempo fa”.
Così ha scritto il virologo su Facebook.