Morti alpinisti in Val Ferret vicino Courmayeur dopo essere precipitati per 200 metri: un solo sopravvissuto
Val d'Aosta, Courmayeur: morti due alpinisti in Val Ferret. Sono precipitati per oltre 200 metri
Altra tragedia in montagna. Due alpinisti che si trovavano in Val Ferret, a Courmayeur (Valle d’Aosta), sono morti. I loro corpi sono stati recuperati senza vita grazie all’intervento del Soccorso Alpino Valdostano che ha prestato aiuto con l’elicottero SA1.
- Val d'Aosta, Courmayeur: morti due alpinisti in Val Ferret
- L'arrivo dei soccorsi e il salvataggio dell'unico sopravvissuto
- La caduta di oltre 200 metri
- La tragedia sul Monte Zambon a inizio giugno
Val d’Aosta, Courmayeur: morti due alpinisti in Val Ferret
Secondo una prima ricostruzione, gli alpinisti sono deceduti probabilmente a causa del cedimento dell’ancoraggio.
A lanciare l’allarme è stato un terzo uomo che si trovava con loro e che è riuscito a rimanere ancorato alla parete.
L’arrivo dei soccorsi e il salvataggio dell’unico sopravvissuto
Il primo sorvolo dell’elicottero SA1 ha permesso il salvataggio del sopravvissuto che è stato rintracciato a circa 3500 metri.
L’alpinista ha aiutato i soccorsi a individuare i cadaveri dei due compagni precipitati.
La caduta di oltre 200 metri
La precisa dinamica del dramma, consumatosi nel pomeriggio di domenica 14 luglio, le operazioni di identificazione e quelle di polizia giudiziaria sono state affidate al Sagf di Entreves-Courmayeur.
Secondo quanto emerso, le vittime sarebbero entrambe piemontesi e sono cadute per almeno 200 metri.
La tragedia si è verificata sul Mont Greuvetta, nel gruppo del Monte Bianco.
La tragedia sul Monte Zambon a inizio giugno
A inizio giugno si è verificato un altro dramma in Val d’Aosta. A perdere la vita, anche allora, furono due giovani alpinisti di 27 anni che sono stati trovati morti sul monte Zerbion. Entrambi erano dei maestri di sci che lavorano nella zona.
Durante la serata del 1° giugno una missione del soccorso alpino della Val d’Aosta ha trovato, su una delle creste della vetta Zerbion, quella che divide la parte est da quella nord, i cadaveri dei due ragazzi.
La segnalazione di intervento non era partita dalle due vittime, ma era stata lanciata dopo che i giovani non erano rientrati a fine giornata.