Morte di Liliana Resinovich, la dichiarazione choc di Claudio Sterpin: "Qualcuno l'ha caricata in auto"
Liliana Resinovich potrebbe essere stata prelevata da qualcuno prima di arrivare al negozio Wind, secondo Claudio Sterpin: l'ipotesi sulla morte
Solleva ancora molti dubbi Claudio Sterpin, l’amico speciale di Liliana Resinovich, sulla scomparsa e la morte della donna. In quella mattina del 14 dicembre 2021, ricordiamo, Liliana uscì di casa per recarsi presso un centro Wind con l’intento di acquistare un telefono nuovo. Nella stessa mattina il marito Sebastiano Visintin, come da lui stesso sempre dichiarato, si era recato presso alcune pescherie per consegnare dei coltelli che aveva riparato per i suoi clienti.
Secondo Claudio Sterpin, tuttavia, le cose sarebbero andate diversamente. La dipendente di una pescheria, infatti, avrebbe raccontato che la mattina del 14 quei coltelli sarebbero già stati presenti all’interno del negozio. Sterpin lo sottolinea dallo studio di ‘Mattino Cinque’ il 4 giugno. Secondo il format condotto da Federica Panicucci, le celle telefoniche avrebbero agganciato i telefoni di Liliana Resinovich e del marito di fronte a quella pescheria la sera del 13 dicembre, dunque il giorno prima che la donna scomparisse.
Secondo Sterpin, quella sera Visintin avrebbe consegnato i coltelli ai titolari della pescheria in quanto "l’indomani così avrebbe avuto il tempo di fare altro". Nessuna tregua tra i due uomini, insomma, nemmeno dopo il faccia a faccia a ‘Quarto Grado’. Cosa accadde, dunque, la mattina del 14? Secondo Sterpin, il triangolo delle Bermuda è nel tragitto che separava casa della donna dal negozio Wind presso il quale si stava recando: "In quel negozio non è mai arrivata perché probabilmente è stata caricata da qualcuno".