Monsignor Carlo Maria Viganò accusato di scisma, ha criticato la Chiesa di Papa Francesco: "Accuse sono onore"
Monsignor Carlo Maria Viganò è accusato di scisma dalla Chiesa. Contro di lui le tante critiche a Papa Francesco. "Considero le accuse un onore"
Monsignor Carlo Maria Viganò, noto per le sue frequenti critiche all’operato di Papa Francesco e per averne chiesto le dimissioni, è ora accusato di scisma. L’ex Nunzio negli Stati Uniti è stato convocato dal Dicastero per la Dottrina della Fede, l’istituzione un tempo conosciuta come Sant’Uffizio. “Considero le accuse contro di me un onore. Nessun cattolico degno di questo nome può essere in comunione con questa Chiesa bergogliana”, ha dichiarato in risposta Viganò.
- La critica a Papa Francesco
- Le accuse di scisma
- La replica di Monsignor Carlo Maria Viganò
- Chi è Carlo Maria Viganò
La critica a Papa Francesco
Monsignor Viganò ha ripetutamente espresso la sua opposizione nei confronti di Papa Francesco, evidenziando una profonda divergenza dottrinale. “Credo che la formulazione stessa dei capi d’accusa confermi le tesi che ho più e più volte sostenuto nei miei interventi”, ha dichiarato Viganò.
“Non è un caso che l’accusa nei miei confronti riguardi la messa in discussione della legittimità di Jorge Mario Bergoglio e il rifiuto del Vaticano II: il Concilio rappresenta il cancro ideologico, teologico, morale e liturgico di cui la bergogliana chiesa sinodale è necessaria metastasi”, ha concluso.
Monsignore Carlo Maria Viganò
Le sue parole mettono in luce un conflitto profondo con l’attuale direzione della Chiesa, in particolare riguardo alla modernizzazione e alle riforme introdotte dal Concilio Vaticano II.
Le accuse di scisma
Il Dicastero per la Dottrina della Fede ha convocato Viganò per rispondere alle accuse di scisma. Secondo il Dicastero, le affermazioni pubbliche di Viganò comportano una negazione degli elementi necessari per mantenere la comunione con la Chiesa cattolica: la legittimità di Papa Francesco, la rottura della comunione con lui e il rifiuto del Concilio Vaticano II.
Il Segretario di Stato Vaticano, cardinale Pietro Parolin, ha commentato: “Monsignor Viganò ha assunto alcuni atteggiamenti a cui deve rispondere. È normale che la Dottrina della Fede abbia preso in mano la situazione e stia svolgendo quelle indagini che sono necessarie per approfondire questa situazione”.
Parolin ha inoltre espresso il suo rammarico personale, riconoscendo il passato contributo di Viganò alla Chiesa.
La replica di Monsignor Carlo Maria Viganò
Immediata la replica di monsignor Viganò alle accuse di scisma. “Questa chiesa agisce in evidente discontinuità e rottura con tutti i Papi della storia e con la Chiesa di Cristo”, ha dichiarato, invitando i fedeli a pregare per “coloro che sono perseguitati a causa della loro fede”.
Con queste parole, Viganò ha voluto rafforzare la sua posizione critica, denunciando una frattura storica e dottrinale tra la Chiesa attuale e la tradizione cattolica.
Chi è Carlo Maria Viganò
Il nome di Carlo Maria Viganò è emerso al grande pubblico durante lo scandalo Vatileaks 1 nel 2012, quando vennero rese pubbliche alcune lettere riservate di Benedetto XVI, tra cui quelle del nunzio. Giovanni Paolo II lo nominò osservatore permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa nel 1989 e, nel 1992, arcivescovo, ordinandolo personalmente a San Pietro e inviandolo come nunzio apostolico in Nigeria.
Dopo sei anni, fu richiamato a Roma come delegato per le rappresentanze pontificie nella Segreteria di Stato. Il suo percorso mutò con l’arrivo del cardinale Tarcisio Bertone alla Segreteria di Stato, con cui ebbe frequenti scontri. Fu poi nominato segretario del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, ma Bertone lo allontanò da Roma, facendolo nominare da Benedetto XVI nunzio a Washington alla fine del 2011.
Nonostante i tentativi di Viganò di restare a Roma, fu costretto a partire. Con l’elezione di Bergoglio, Viganò non fu spostato da Washington, né nominato cardinale, e al compimento dei 75 anni fu mandato in pensione. Da allora, ha lanciato numerosi attacchi pubblici contro Papa Francesco (che è tornato a parlare di omosessuali nei seminari).