Covid, cambiano indice Rt e incidenza: le regioni a rischio per l'Iss
Il nuovo monitoraggio dell'Istituto Superiore di Sanità segnala una leggera flessione dell'indice Rt e un aumento dell'incidenza dei contagi
Il valore dell’indice Rt a livello nazionale è in leggera flessione. Passa dal valore di 1,57 della settimana scorsa al valore di 1,56 segnalato nella bozza del monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità. Aumenta invece l’incidenza, che arriva a 68 casi ogni 100 mila abitanti, con un incremento di 10 unità.
Dai dati emerge dunque un rallentamento della corsa del virus, nonostante la variante Delta sia ormai endemica in tutto il territorio nazionale.
Il cambio di colore per le regioni avverrà tuttavia con il raggiungimento delle due soglie che riguardano la saturazione ospedaliera, ovvero l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, che deve essere sotto il 10%, e quella dei reparti Covid ordinari, sotto il 15%.
I due parametri, che segnalano quanto il coronavirus riesce a replicarsi e quanto sta effettivamente circolando, sono oggetto della valutazione da parte della cabina di regia e serviranno per prendere future decisioni sul cambio di colore dei territori.
I ricoveri in rianimazione sono passati da 189 del 27 luglio ai 258 del 3 agosto, con una percentuali del 3%. Per quanto riguarda le aree mediche si passa invece da 1.611 pazienti dello scorso monitoraggio Iss a 2.196 ospedalizzati, con una percentuale del 4%.
Ben 16 regioni sono a rischio per la resilienza dei nosocomi, ma nessuna di queste supera entrambi gli indicatori per il passaggio alla zona gialla. Tutte le regioni e le province autonome sono classificate come a rischio moderato.