Mirella Gregori scomparsa, riflettori di nuovo sulla migliore amica Sonia De Vito: "Può sapere qualcosa"
Sonia De Vito sa qualcosa sulla scomparsa di Mirella Gregori? Parla Simona Bernardini, compagna di scuola della 15enne scomparsa nel 1983
I riflettori sulla scomparsa di Mirella Gregori sono di nuovo (o ancora) puntati su Sonia De Vito, figlia dei titolari del Bar Italia di via Nomentana 81, a Roma, nonché l’ultima ad aver parlato con la 15enne prima che in quel 7 maggio 1983 scomparisse nel nulla. La verità, dopo 41 anni, non è ancora venuta fuori. A puntare nuovamente il dito contro De Vito è Simona Bernardini, amica di Mirella Gregori, ascoltata dalla Commissione bicamerale di inchiesta sui casi Gregori-Orlandi. Secondo Bernardini, Sonia De Vito potrebbe sapere molto di più di quanto riferito fino ad oggi.
Un’amica punta il dito contro Sonia De Vito
Come riporta l’agenzia Dire, Simona Bernardini di fronte ai commissari dell’inchiesta bicamerale ha riferito: “Ha messo un muro ed è l’unica che può sapere qualcosa in più”. Perché?
Non è la prima volta che Simona Bernardini indica in Sonia De Vito una possibile verità sul caso. Lo ha fatto già nel 1984, quando agli inquirenti riferì che Fabio De Rosa, allora fidanzatino di Sonia De Vito, avrebbe fatto la corte all’amica di Mirella. Allo stesso tempo Bernardini riferisce ai commissari dell’inchiesta di non sapere se Sonia fosse gelosa di Mirella.
Mirella Gregori e suo padre. L’amica Simona Bernardini ha rivelato che Sonia De Vito potrebbe sapere qualcosa sulla scomparsa
C’è dell’altro. Bernardini già nel 1984 riferì che Sonia De Vito, dopo la scomparsa, le avrebbe detto che Mirella era stata “stupida ad andare a Villa Torlonia“. Perché? Ricordiamo che Mirella Gregori, dopo essere uscita di casa il 7 maggio, passò per il bar dei De Vito e trascorse con Sonia almeno 15 minuti nel bagno del locale.
Dopo la scomparsa, Sonia riferì agli inquirenti che Mirella si sarebbe dovuta recare a Villa Torlonia a suonare la chitarra. Questo dettaglio sorprese non poco la famiglia Gregori: la 15enne, infatti, aveva ricevuto una citofonata da un sedicente Alessandro che le aveva dato appuntamento al monumento al bersagliere di Porta Pia. Inoltre, Mirella Gregori non sapeva suonare alcuno strumento. Eppure Simona Bernardini, sia nel 1984 che oggi, ha sempre riferito che la 15enne avrebbe dovuto raggiungere lei e altre amiche per acquistare un regalo per la festa della mamma.
Il muro di Sonia De Vito
Anche Sonia De Vito è stata ascoltata dai commissari dell’inchiesta. È avvenuto il 18 giugno 2024, e in quell’occasione la donna ha chiesto che la sua audizione venisse secretata.
Ciò che è emerso è riportato in un articolo del Corriere della sera firmato da Fabrizio Peronaci, che ha parlato di un interrogatorio “molto sofferto e complesso” con una De Vito “reticente“. Probabilmente è lo stesso muro di cui Simona Bernardini ha parlato riferendosi a Sonia De Vito, un silenzio innalzato da quest’ultima dopo la scomparsa di Mirella Gregori.
I misteri sulla scomparsa
Sonia De Vito è uno dei perni centrali della scomparsa di Mirella Gregori. La 15enne era appena tornata da scuola, quando squillò il citofono. Dall’altra parte c’era un certo Alessandro che le chiese di scendere. Alle 15:20 Mirella uscì di casa e disse alla madre che si sarebbe assentata per 10 minuti per andare verso Porta Pia.
Una volta fuori casa, passò per il Bar Italia e si intrattenne con Sonia De Vito nei bagni del locale per circa quindici minuti, dopodiché scomparve. Sonia De Vito, l’ultima ad averla vista e ad averci parlato, ha sempre negato di sapere cosa fosse successo all’amica. Come già detto, De Vito riferì che Mirella fosse andata verso Villa Torlonia e non verso Porta Pia. Nient’altro.
Eppure nel 2016 venne fuori un documento mai preso in considerazione dagli inquirenti, recuperato dal giornalista Tommaso Nelli e riportato su Cronaca&Dossier. Si trattava di una nota vergata dal Sisde il 26 ottobre 1983. In quel giorno una fonte si trovava presso il Bar Italia e sentì un dialogo tra Sonia De Vito e un’amica. La prima, disse:
Certo, lui ci conosceva, contrariamente a noi che non lo conoscevamo. Quindi poteva fare quello che voleva. Come ha preso Mirella poteva prendere anche me, visto che andavamo insieme.
Inoltre, sempre Nelli, su Spazio70 ci ricorda che il 17 maggio 2011, nel corso della seconda inchiesta giudiziaria, Sonia De Vito riferì alla Squadra Mobile: “Io e Mirella non uscivamo più insieme da almeno un anno; io mi ero fidanzata e spesso ci incontravamo per qualche breve minuto nel bar, magari perché lei veniva a cercarmi”.
Un dato falso, dato che la smentita arriva proprio dai diari di Mirella e dalle dichiarazioni rese dallo stesso Fabio De Rosa. Inoltre, la stessa De Vito non negò affatto la sua frequentazione con Mirella nei primi interrogatori. Perché negarlo nel corso della seconda inchiesta?