Michele Misseri e la violenza sessuale su Sarah Scazzi, confessati gli abusi prima dell'omicidio di Avetrana
Michele Misseri confessa di aver molestato la nipote Sarah Scazzi prima di ucciderla. Le novità sul delitto di Avetrana
Michele Misseri molestò sua nipote Sarah Scazzi prima di ucciderla e nasconderla in contrada Mosca, ad Avetrana. Chi ha memoria ricorderà che nella sua prima confessione di fronte al pubblico ministero, il 6 ottobre 2010, Misseri già parlò di abusi sessuali nei confronti della 15enne, ma di averli commessi quando la piccola era già morta. Nei giorni nostri, nello specifico l’8 ottobre 2024, Misseri ritorna sull’argomento in un’intervista e rivela che prima di uccidere la ragazzina la molestò.
- Michele Misseri molestò Sarah Scazzi? La confessione
- Il movente sessuale
- La serie tv: "Serve per fare soldi"
Michele Misseri molestò Sarah Scazzi? La confessione
In un’intervista video rilasciata a La Stampa Michele Misseri ripercorre i momenti di quel torrido pomeriggio del 26 agosto 2010. Come già noto, Misseri si trovava nel suo garage dell’abitazione di via Grazia Deledda, ad Avetrana, infastidito perché il suo trattore non partiva.
In quel momento arrivò la nipote, Sarah Scazzi, che aveva un appuntamento con la cugina Sabrina Misseri (figlia di Michele Misseri) e un’amica per andare al mare.
Michele Misseri racconta di aver molestato la nipote Sarah Scazzi prima di ucciderla. La nuova confessione sul delitto di Avetrana
Date le temperature estive e l’intento di trascorrere mezza giornata al mare, Sarah Scazzi arrivò in casa degli zii in abiti leggeri. “Non la avevo mai vista così”, racconta Misseri a La Stampa. La giornalista Maria Corbi lo incalza e gli chiede se in quel momento avesse sentito un impulso sessuale.
Michele Misseri risponde: “L’ho presa alle spalle, l’ho sollevata, forse le ho stretto anche il seno“. Al che la 15enne avrebbe reagito con “un calcio all’indietro”. “Lì non ci ho visto più“, racconta Michele Misseri. La giornalista, quindi, gli chiede: “Lei in fase processuale ha sorvolato sul movente sessuale, perché?”. “Mi vergognavo e mi avevano detto di non riferirlo più“.
Il movente sessuale
Il movente dietro il delitto di Avetrana ha una natura sessuale? Va sottolineato che Michele Misseri ha lasciato il carcere di Lecce l’11 febbraio 2024 dopo aver scontato la sua pena per occultamento di cadavere.
In carcere ci sono sua figlia Sabrina Misseri e sua moglie Cosima Serrano. La prima, come noto, è considerata l’autrice materiale dell’omicidio, la seconda di concorso in omicidio e sequestro di persona. A causare il delitto, secondo i giudici, le tensioni covate da Sabrina nei confronti della cugina per l’affetto che entrambe provavano per Ivano Russo.
Ma il movente sessuale? Secondo l’avvocato Franco Coppi, difensore di Sabrina Misseri, la tesi dell’omicidio per gelosia a carico della sua assistita non regge. Piuttosto, risulterebbe più credibile la prima versione fornita da Misseri, quando riferì di aver ucciso egli stesso la nipote e di aver poi abusato del cadavere. Ma c’è dell’altro.
Come ricorda La Stampa, Coppi in aula si è espresso così: “Michele Misseri pochi giorni prima dell’omicidio tentò un approccio sessuale su Sarah con una pacca sul sedere. Confermato il 5 novembre anche davanti agli inquirenti”. E a La Stampa Michele Misseri conferma: “Sarah mi disse di non farlo più, altrimenti lo avrebbe detto a Sabrina”. All’inviata Misseri riferisce anche di aver corrisposto cinque euro alla nipote per comprare il suo silenzio.
La serie tv: “Serve per fare soldi”
Il 25 ottobre uscirà Avetrana – Qui non è Hollywood, la serie tv ispirata al delitto di Sarah Scazzi. A tal proposito l’inviata de La Stampa chiede a Michele Misseri se il progetto sia stato autorizzato dalla famiglia, ma l’uomo nega.
“Non sono stato contattato da nessuno”, poi aggiunge: “È tutto un magna magna, serve solo per fare soldi”.