Meningite, "nessuna emergenza": la rassicurazione dei medici
Paura in Lombardia dopo l'ennesimo decesso causato dalla meningite, il direttore degli Spedali Civili di Brescia rassicura la popolazione
Dopo l’ennesimo caso di meningite, che ha causato la morte di una 48enne ieri agli Spedali Civili di Brescia, è corsa ai vaccini in Lombardia. Preoccupazione nella popolazione lombarda che, nel giro di poche settimane, ha visto registrare quattro contagi e due decessi nella zona bergamasca del lago d’Iseo.
Intervistato da Ansa Camillo Rossi, direttore sanitario degli Spedali Civili di Brescia, ha rassicurato tutti: “Non siamo davanti ad un’emergenza. Non ci sono i numeri e abbiamo gli strumenti per prevenire”.
Riferendosi all’ultimo caso registrato, Rossi ha dichiarato che “se anche quest’ultimo episodio sarà dovuto a Meningococco di tipo C come sembra, i quattro casi saranno uguali, con un esordio della sepsi acutissimo e il coinvolgimento di molti organi”.
Il direttore degli Spedali Civili ha poi svelato le condizioni di salute della 30enne ricoverata negli scorsi giorni: “Quest’ultimo caso è in via di dimissioni e ora si trova in reparto. Dove si è riusciti ad intervenire abbiamo salvato il paziente ma, come sempre, la situazione dipende sempre da come il corpo reagisce alle terapie”.
Rossi intende però lanciare un messaggio per tranquillizzare i residenti nella zona tra la sponda bresciana e quella bergamasca del lago di Iseo: “I quattro casi hanno in comune la residenza e il tipo di meningite. Nessun altro elemento. Si sta agendo per prevenire un’epidemia che oggi comunque non c’è”.
“Capisco la preoccupazione, ma alle popolazioni di quella specifica zona del Lago di Iseo dico di rivolgersi ai centri medici indicati e farsi vaccinare perché la vaccinazione, in generale e non solo in questi casi, è uno strumento che riduce la circolazione di virus e batteri” ha dichiarato Rossi.
Poi l’ipotesi: “Visto che stiamo parlando di una zona specifica é corretto pensare ad un portatore sano di Meningococco C”.
Guardando ai numeri degli ultimi cinque anni a livello di regione Lombardia i casi di meningite sono in linea. Lo conferma anche il direttore degli Spedali Civili di Brescia: “37 nel 2015, 43 nel 2016, 34 nel 2017, 34 nel 2018 e 36 nel 2019 ricordando che non c’è solo il Meningococco di tipo C”.
Portatore sano di Meningococco C, la smentita
Nella giornata di ieri, dopo la morte della 48enne Marzia Colosio, era filtrata l’ipotesi della ricerca di un portatore sano di Menigoccoco C tramite i tamponi salivari. A smentire questa ipotesi è stato l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera.
“Smentisco categoricamente che siano stati effettuati test con ‘tamponi salivari’ negli ambulatori di Villongo e Sarnico. Regione Lombardia non ha avviato ricerche di portatori sani di meningococco nel territorio interessato dai casi. Tale indagine non ha efficacia per contenere l’infezione; unico intervento utile per prevenire i casi è la vaccinazione di cui è in corso la campagna straordinaria” ha concluso.