Scuola, maturità 2022: non c'è pace per il governo, gli esperti bocciano la seconda prova scritta
Il Consiglio superiore della pubblica istruzione avrebbe chiesto al ministro Bianchi di ripristinare la prova orale. Gli studenti: "Abbiamo ragione"
Non c’è pace sulla maturità. La decisione del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, di reintrodurre le prove scritte per l’esame 2022, tornando di fatto alla modalità pre-pandemia, continua a suscitare polemiche e reazioni. Dopo le proteste degli studenti, scesi in piazza a migliaia nei giorni scorsi in molte città italiane, anche il Consiglio superiore della pubblica istruzione avrebbe consigliato alcune modifiche.
In particolare, l’organo che supporta il governo in materia scolastica, avrebbe invitato il ministero a cambiare idea sulla seconda prova scritta.
- Il parere degli esperti sulla maturità
- Il parere degli esperti sull'esame di terza media
- Il cambio di programma
- La mobilitazione degli studenti
- Nuova protesta venerdì pomeriggio
Il parere degli esperti sulla maturità
Ad anticipare la decisione comunicata ai vertici di viale Trastevere è Corrado Zunino su Repubblica. Per il Cspi la preparazione degli studenti andrebbe accertata senza fare ricorso alla seconda prova scritta. Il motivo? I maturandi hanno trascorso gli ultimi tre anni di scuola in una situazione di pandemia e il frequente ricorso alla didattica a distanza non permetterebbe un’adeguata preparazione.
Il parere degli esperti sull’esame di terza media
Sempre secondo quanto riporta Repubblica, parere contrario è arrivato anche per l’esame di terza media. L’anno scorso, a causa della situazione pandemica, gli studenti avevano preparato una tesina da discutere con la commissione in remoto. Quest’anno, invece, il ministro ha deciso di tornare alle prove scritte.
Il cambio di programma
L’annullamento delle prove scritte era stato deciso dal governo durante il primo anno di pandemia, quando gli studenti avevano frequentato da casa gli ultimi quattro mesi di scuola.
A causa del perdurare dell’emergenza sanitaria e del ricorso alla didattica a distanza, la prova di maturità con un solo esame orale a partire da una tesina elaborata dagli studenti è stata ripetuta anche per il 2021 e lo stesso sarebbe dovuto accadere nel 2022.
Alla fine di gennaio, però, complice anche un dibattito pubblico favorevole alla reintroduzione della prova di italiano, il ministro ha annunciato la decisione di ripristinare gli scritti: sia la prova di italiano sia la seconda prova, su una materia specifica per ogni indirizzo.
La mobilitazione degli studenti
Le prove scritte alla maturità hanno costituito uno dei due motivi che, venerdì scorso, hanno portato in piazza decine di migliaia di ragazzi. La seconda ragione è la richiesta di una revisione dell’alternanza scuola-lavoro, tornata nel mirino dopo la morte dello studente Lorenzo Parelli nell’ultimo giorno di uno stage.
Mente il ministro Bianchi ha parlato di “ritorno alla normalità”, per i ragazzi si tratta di una decisione che non tiene in considerazione le difficoltà legate alla pandemia e alla didattica a distanza. Nel pomeriggio di martedì è in programma un incontro tra Bianchi e le consulte degli studenti.
Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi
Nuova protesta venerdì pomeriggio
“Il parere del Cspi ci indica che abbiamo ragione”, il commento di Tommaso Biancuzzi, coordinatore della Rete degli Studenti Medi. “Oggi questo parere del Consiglio Superiore, seppure non vincolante, ci indica che stiamo portando rivendicazioni giuste. Ora serve, a maggior ragione, mobilitarsi per chiedere al ministro di incontrarci. Venerdì 11 febbraio alle 16 saremo sotto al Ministero dell’Istruzione e chiediamo a tutti gli studenti e tutte le studentesse di unirsi a noi”.