Esame di Maturità, rivelate le materie delle seconde prove: tra gli studenti esplode la protesta
Svelate le materie della seconda prova scritta all'esame di Maturità ma gli studenti scendono in piazza per protestare
Di: VirgilioNotizie | Pubblicato il:
L’esame di Maturità 2022 si farà in presenza e saranno due le prove scritte: le ultime bozze ministeriali circolanti, approdate al Cspi (il Consiglio superiore della Pubblica istruzione), hanno rivelato anche le materie. Tra gli studenti, però, esplode la protesta: in tutta Italia i ragazzi si sono radunati per dire no al ritorno alla maturità pre Covid.
- Esame di maturità, rivelate le materie: quali sono
- Esame di maturità, perché gli studenti protestano?
- Perché gli studenti non vogliono tornare alla maturità pre Covid?
Esame di maturità, rivelate le materie: quali sono
Il ministero dell’Istruzione ha deciso: ecco quali sono, scuola per scuola, le materie scelte per la seconda prova dell’esame di Maturità.
- Liceo Classico: Latino
- Liceo Scientifico: Matematica
- Liceo Linguistico: Lingua straniera 1
- Tecnico Economico: Economia aziendale
- Tecnico Industriale: Elettrotecnica e elettronica.
Esame di maturità, perché gli studenti protestano?
Intanto gli studenti sono scesi in piazza in tutta Italia contro il ritorno alla maturità pre Covid con le due prove scritte e l’orale.
“Non si tiene conto delle difficoltà degli ultimi anni, un esame privo di senso – hanno denunciato gli studenti – Il ministro continua a non convocarci per prendere le decisioni, per questo siamo disposti a mobilitarci finché questo non avverrà”.
Luca Redolfi, coordinatore nazionale dell’Unione Degli Studenti, ha spiegato alla Repubblica: “Una proposta che se confermata, fa ben capire che il ministro non ha idea di ciò che è successo nelle scuole negli ultimi anni e qual è la situazione ora. Non vengono considerate le difficoltà didattiche, dell’apprendimento ed emotive vissute”.
Fonte foto: ANSA
Perché gli studenti non vogliono tornare alla maturità pre Covid?
“Non riteniamo che il percorso degli studenti si possa valutare attraverso questa modalità di esame – ha spiegato Bianca Chiesa, dell’UdS – Al contrario sosteniamo un approccio che garantisca al soggetto in formazione di apportare elementi di soggettività e pensiero critico al processo valutativo, valorizzando la multidisciplinarietà e il totale percorso di studi dello studente.
Hanno sostenuto la mobilitazione anche la Cgil e la Flc, secondo i quali non devono essere “gli studenti a pagare le conseguenze di tre anni di didattica discontinua, in presenza, a distanza, mista. Tre anni in cui le misure del Governo non hanno saputo fronteggiare tempestivamente l’emergenza sanitaria minando il diritto all’istruzione e facendo ricadere tutte le difficoltà di gestione scolastica causate dalla pandemia sugli studenti e sul personale scolastico, che hanno sempre dimostrato un grande senso di responsabilità”.
