Matteo Messina Denaro ricoverato all'Aquila, è in terapia intensiva dopo l'operazione: le sue condizioni
Le ultime sulle condizioni di salute di Matteo Messina Denaro, dopo il trasferimento in ospedale e l'operazione
Matteo Messina Denaro è ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila, dove ieri è stato sottoposto ad un intervento per una improvvisa occlusione intestinale. Per il peggioramento delle sue condizioni, i suoi legali chiedono la scarcerazione.
- Messina Denaro in terapia intensiva
- Peggiorano le condizioni di salute
- La richiesta di scarcerazione
Messina Denaro in terapia intensiva
A fornire le ultime notizie sulle condizioni di salute dell’ex latitante è Gianmarco Cifaldi, garante dei detenuti in Abruzzo: “Matteo Messina Denaro si è risvegliato dall’operazione, che è andata molto bene. È vigile e attivo”.
Ora il boss mafioso si trova in rianimazione: “È in terapia intensiva solo per prassi dopo interventi del genere”, ha spiegato Cifaldi.
“La degenza in ospedale dipende dalla combinazione tra il consulto sanitario e gli approfondimenti del Dap, che deve valutare le azioni per garantire la sicurezza interna ed esterna. Tutte le azioni vanno a garantire i diritti costituzionali sia per il boss sia per tutte le persone libere”, ha aggiunto.
Peggiorano le condizioni di salute
A causa del peggioramento delle sue condizioni di salute, Matteo Messina Denaro nella giornata di ieri, martedì 8 agosto, è stato trasferito dal carcere dell’Aquila, dove è detenuto in regime di 41 bis, all’ospedale cittadino.
Affetto da un tumore al colon al quarto stadio, il boss di Cosa Nostra è stato sottoposto ad un intervento per una improvvisa occlusione intestinale, “non strettamente legata al cancro”, come spiegano dall’ospedale.
Messina Denaro era già stato sottoposto ad un intervento il 27 giugno 2023
Al momento non ci sono complicazioni, dopo la fase post-operatoria Messina Denaro dovrebbe rientrare in carcere per la convalescenza.
La richiesta di scarcerazione
I difensori dell’ex latitante, Alessandro Cerella e Lorenza Guttadauro, hanno chiesto la scarcerazione e il ricovero immediato per il peggioramento delle condizioni di salute, per gestire la malattia in ospedale.
Secondo i legali le condizioni di Messina Denaro sono incompatibili con il regime del carcere duro, “deve essere assistito 24 ore al giorno”.
Nel carcere dell’Aquila è stata predisposta una stanza apposita per permettergli di portare avanti la chemioterapia, ma per Cerella la soluzione non è ottimale: “In carcere non può più stare. Nonostante il nome che porta come a qualsiasi altro detenuto devono essere garantiti i diritti costituzionali”.
Sulla richiesta di scarcerazione Cifaldi afferma: “Garantiamo il diritto alla salute con personale medico qualificato e tutte le agenzie dello Stato stanno operando nel rispetto del dettato costituzionale, me compreso”.