Mattarella nega la grazia a Walter Onichini, il macellaio che aveva sparato a un ladro entrato in casa sua
Il presidente della Repubblica non ha concesso la grazia a Walter Onichini che sparò a un ladro
Sergio Mattarella ha deciso di non concedere la grazia a Walter Onichini.
- Il no di Mattarella dopo 22 mesi di attesa
- Onichini condannato a 4 anni di carcere
- Il ladro è irrintracciabile
- Parla il legale di Onichini
Il no di Mattarella dopo 22 mesi di attesa
Il presidente della Repubblica ha rigettato la sua domanda di richiesta di libertà anticipata presentata il 17 novembre del 2021, dall’allora moglie, al magistrato di sorveglianza.
A sostenere Onichini in passato ci sono stati anche l’attuale ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e la premier in carica Giorgia Meloni.
Un’immagine di Walter Onichini
A distanza di 22 mesi, la richiesta di grazia è quindi stata respinta.
Onichini condannato a 4 anni di carcere
Il 22 luglio di dieci anni fa, Onichini è finito a processo per tentato omicidio dopo aver aperto il fuoco contro un ladro entrato furtivamente nella sua abitazione di Legnaro, in provincia di Padova.
La vicenda giudiziaria si è conclusa con una condanna in via definitiva a quattro anni di carcere.
Lo scorso 23 gennaio, dopo 19 mesi di reclusione, Onichini ha potuto raggiungere la sua famiglia nell’abitazione di Camponogara, in provincia di Venezia, con l’affidamento in prova ai servizi sociali.
Oltre a impegnarsi nel volontariato, è stato deciso che l’uomo può lavorare nella macelleria della sorella, ma dalle 22 alle 6 del mattino ha l’obbligo di non uscire da casa. Inoltre non gli è concesso di oltrepassare i confini della regione Veneto.
Il ladro è irrintracciabile
L’uomo a cui ha sparato Onichini è Elson Ndreca. Anche quest’ultimo è stato condannato. Gli sono stati inflitti 3 anni e 8 mesi di reclusione. Non ha però scontato neppure un giorno di carcere perché risulta irreperibile.
Ndreca si era anche costituito parte civile nel processo a Onichini, domandando e ottenendo un risarcimento danni di 24.500 euro. Denaro che il macellaio non ha potuto versare in quanto Ndreca è appunto irrintracciabile.
Ndreca a sua volta dovrebbe risarcire il macellaio con 15 mila euro, oltre ai 5 mila euro per le spese processuali.
Parla il legale di Onichini
“La domanda di grazia è rimasta ferma a Padova per oltre 9 mesi prima di essere trasmessa al Ministro della Giustizia a Roma – ha dichiarato l’avvocato De Toni che assiste Onichini -. Dal 23 gennaio di quest’anno Onichini è stato ammesso all’affidamento in prova ai servizi sociali e ha potuto finalmente cercare di riprendere in mano la propria vita”.
“Rimane l’amarezza – ha continuato il legale – per la palese diseguaglianza di trattamento per due persone che avevano entrambe commesso dei reati per i quali sono stati condannati, ma una, fino ad allora incensurata, dopo 9 anni dai fatti, è finita in carcere 48 ore dopo che la sentenza era diventata definitiva e vi è rimasta per 16 mesi”.
“Mentre l’altra, pluripregiudicata, irregolare ed espulsa dal territorio italiano, con una pena di 3 anni e otto mesi di reclusione, passata in giudicato da settimane, non ha mai fatto un giorno di carcere”, ha concluso De Toni.