Crisi di governo, cosa ha deciso Mattarella dopo le consultazioni
Finite le consultazioni, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha preso una decisione per il futuro del Paese
Sergio Mattarella ha preso una decisione. Dopo il giro di consultazioni con le delegazioni dei vari gruppi parlamentari, il presidente della Repubblica ha rilasciato alcune dichiarazioni spiegando come sia “doveroso” dar vita “presto” a un governo con un “adeguato sostegno parlamentare” in un “momento così decisivo”. E ha quindi convocato il presidente della Camera, Roberto Fico, per un mandato esplorativo.
Crisi di governo, cosa ha deciso Mattarella dopo le consultazioni: mandato esplorativo a Fico
Il presidente Sergio Mattarella ha aggiunto che l’Italia, come tutti i Paesi, sta affrontando “nuove pericolose offensive di una pandemia da sconfiggere con una diffusa e decisa campagna di vaccinazione e tanti cittadini subiscono pesanti conseguenze”.
“È emersa la prospettiva di una maggioranza politica – ha aggiunto – composta a partire dai gruppi che sostenevano il governo precedente. Questa possibilità va peraltro doverosamente verificata“.
Quindi l’annuncio: “Adotterò a brevissimo un’iniziativa“, ha concluso Mattarella. Subito dopo il suo portavoce, Giovanni Grasso, ha annunciato la convocazione di Roberto Fico, da parte del presidente della Repubblica.
Crisi di governo, Roberto Fico accetta il mandato esplorativo
Con una breve dichiarazione rilasciata dopo l’incontro con Mattarella, Roberto Fico ha accettato il mandato esplorativo per verificare “la prospettiva della maggioranza” a partire dalle forze politiche che compongono quella uscente. Fico ha sottolineato che nei prossimi giorni incontrerà gli esponenti di “queste” forze. “Il momento è molto delicato per il Paese, siamo chiamati ad affrontarlo con la massima responsabilità per dare risposte urgenti che i cittadini attendono”, ha concluso il presidente della Camera.
Mandato esplorativo, cosa significa e quali sono i precedenti
Il cosiddetto ‘mandato esplorativo‘ è sostanzialmente un incarico informale, affidato dal presidente della Repubblica solitamente a quello della Camera perché faccia un nuovo giro di consultazioni con l’obiettivo di approfondire una possibilità, o valutarne di nuove, così da sbrogliare la situazione prima che tutto torni nelle mani del capo dello Stato, cui tocca la decisione finale.
Il mandato esplorativo può avere due varianti:
- una ‘semplice esplorazione‘ mirata alla ricerca di uno sbocco alla crisi di governo, ma senza che chi ha assunto l’impegno poi venga direttamente investito di un incarico per dare vita a un nuovo esecutivo;
- la seconda variante prevede che possa essere lo stesso possibile futuro presidente incaricato a sondare il terreno per poi riferire al Quirinale e ricevere, in caso di esito positivo, l’incarico formale.
In questo caso, dovremmo essere nell’ambito della prima ipotesi, così come già accaduto in questa legislatura.
Il 18 aprile 2018, infatti, Sergio Mattarella aveva affidato un mandato esplorativo alla presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati: a lei era stato chiesto di verificare se esistessero le condizioni per dare vita ad un governo M5S–centrodestra.
Fallita quell’ipotesi, Mattarella aveva incaricato Roberto Fico, il 21 aprile, per chiedergli di esplorare l’ipotesi alternativa M5S–Pd. Anche in quel caso, il giro di consultazioni non approdò a nulla (un mese dopo si arrivò alla nascita del governo Lega-M5S).