Martino Benzi e i biglietti dopo aver ucciso moglie, figlio e suocera: "Sono rovinato". Ipotesi sul movente
Martino Benzi, l'uomo che ha ucciso moglie, figlio e suocera per poi suicidarsi, ha lasciato due biglietti: da questi, emerge il possibile movente
Gli inquirenti hanno iniziato a indagare sulla strage di Alessandria, lo scioccante caso di cronaca nera emerso nella giornata di ieri. Pochi dubbi sulla dinamica dei fatti: Martino Benzi ha ucciso moglie, figlio, suocera e poi si è suicidato. Si cerca di chiarire il movente dietro all’accaduto.
- Trovati due biglietti scritti da Martino Benzi
- L'ipotesi sul movente: problemi economici e salute
- La dinamica della terribile strage di Alessandria
Trovati due biglietti scritti da Martino Benzi
Stando a quanto emerso dalle prime indagini, non è solo uno il biglietto che l’ingegnere e informatico Martino Benzi ha scritto prima di dare il via alla strage. Il primo è stato trovato sul suo corpo, dopo il suicidio nel giardino della casa di riposo Madre Teresa Michel, ad Alessandria.
Qui, informava che a casa sua le autorità avrebbero trovato i corpi senza vita della moglie Monica Berta e del figlio Matteo. Pochi istanti prima, aveva ucciso la 78enne suocera Carla Schiffo. Giunti nella sua abitazione, il tragico scenario è stato confermato.
Un’ambulanza nei pressi del luogo della tragedia consumatasi ad Alessandria
Il secondo biglietto lo ha lasciato invece sul tavolo della cucina ed è su questo che si stanno concentrando le indagini, perché potrebbe contenere indizi utili a chiarire la vicenda: “Li ho uccisi io, alle 7,10. Ho ucciso prima Matteo e poi Monica. Sono rovinato, non c’è via di scampo. La colpa è soltanto mia” ha scritto.
L’ipotesi sul movente: problemi economici e salute
Quella parole, scritte prima di portare avanti la strage, sembrano far trasparire le preoccupazioni che hanno guidato la mano di Martino Benzi. Secondo quanto riportato da Agi, i carabinieri cominceranno ad approfondire la situazione economica dell’uomo.
Secondo il Corriere, però, il movente potrebbe non essere solo legato a questa pista, ma anche a possibili problemi per lo stato di salute della moglie: a Monica Berta è stata diagnosticata tre anni fa una forma di leucemia. Le sue condizioni, però, erano migliorate dopo un trapianto di midollo osseo e altre cure.
Per vicini e conoscenti, comprese le suore della Divina Provvidenza dove è stata uccisa la suocera, la strage è inspiegabile: “Era una famiglia molto unita e venivano spesso a trovare la signora Carla” hanno raccontato. Martino lo ha fatto anche ieri mattina, per l’ultima volta.
La dinamica della terribile strage di Alessandria
In attesa di chiarire il movente, sembra chiara ormai la cronologia dei fatti. Attorno alle 7.30 di mercoledì 27 settembre 2023, il quasi 67enne Martino Benzi uccide la moglie Monica, 55enne impiegata alla gioielleria Damiani di Valenza Po, e il figlio 17enne Matteo studente dell’Itis Volta nella loro casa di via Lombroso 6 ad Alessandria.
Il corpo della figlio è stato trovato senza vita sul pavimento della sua camera da letto, con diversi segni di coltellate. La madre, invece, è stata trovata nella stanza accanto. In caso ci sono segni di collutazione, segno che uno dei due familiari – probabilmente la moglie Monica – si è resa conto di quanto stava accadendo e ha lottato con lui.
Poi, attorno alle 10.30, Benzi si è presentato alla casa di riposo dove risiedeva la suocera Carla Schiffo. La donna avrebbe reagito con gioia alla visita, fin quando l’uomo non ha tirato fuori un rasoio da barbiere e tagliato la gola alla 78enne. Subito dopo, con un coltello, si è trafitto il petto ed è morto nel giro di pochi minuti.