Mario Giordano contro Sala dopo la morte di Ramy Elgaml a Milano: "Il problema è chi scappa, non chi insegue"
Mario Giordano attacca il sindaco di Milano Giuseppe Sala sul caso Ramy Elgaml: "Sbagliato l'inseguimento? No, è sbagliato non fermarsi"
Mentre sono ancora in corso le indagini sulla morte di Ramy Elgaml, il dibattito sulle dinamiche e sulla giustizia è in corso. Il sindaco Giuseppe Sala, primo cittadino di Milano, ha definito “sbagliato” un “inseguimento di 20 minuti”. Alla sua affermazione ha risposto Mario Giordano durante una puntata di Fuori dal Coro: “No, è sbagliato non fermarsi”.
- Mario Giordano attacca il sindaco di Milano
- Cosa ha detto Sala sul caso Ramy Elgaml
- La telefonata dei carabinieri al 118
Mario Giordano attacca il sindaco di Milano
Nel corso della puntata di Fuori dal Coro andata in onda mercoledì 22 gennaio il giornalista e conduttore Mario Giordano ha parlato del caso Ramy Elgaml, il 19enne deceduto nel quartiere Corvetto dopo un inseguimento delle forze dell’ordine.
Giordano ha mostrato un pannello con le opinioni delle autorità e delle istituzioni. Mentre l’ex capo della polizia Franco Gabrielli ha definito “non corretto” l’inseguimento, il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha criticato anche la durata dell’operazione.
Al primo cittadino del capoluogo lombardo Mario Giordano risponde che “il problema è che non si scappa dalle forze dell’ordine per venti minuti“.
Poi aggiunge che il problema “sono quelli che scappano, non quelli che inseguono”, sottolineando che le forze dell’ordine fanno il loro lavoro e che i posti di blocco non andrebbero forzati, altrimenti “ne fanno le spese le persone normali, quelle che rispettano le regole e cadono vittima dei criminali“.
Cosa ha detto Sala sul caso Ramy Elgaml
Il sindaco Sala è stato intervistato da RTL giovedì 16 gennaio. Alla radio ha commentato i fatti del 24 novembre, quando il giovane Ramy Elgaml è morto dopo un inseguimento nel quartiere Corvetto mentre si trovava a bordo dello scooter guidato dall’amico Fares Bouzidi.
Nelle settimane successive sono stati diffusi i filmati di quella sera, con le parole dei carabinieri ben udibili al pubblico. Sala considera “inaccettabili” le frasi pronunciate dai militari in collegamento con la centrale, ma soprattutto critica l’operato delle forze dell’ordine: “Qui hanno sbagliato, hanno fatto un inseguimento notturno di 20 minuti”.
La vicenda “spiega e dice tante cose”, secondo Sala. Per il sindaco di Milano Ramy Elgaml “non sarà stato un santo”, ma ricorda che il 19enne “aveva la bandiera dell’Italia in camera”.
La telefonata dei carabinieri al 118
Dopo le 4 del mattino del 24 novembre uno dei carabinieri coinvolti nell’inseguimento ha contattato il 118 per chiedere le unità di soccorso per Fares Bouzidi e Ramy Elgaml. Su quest’ultimo un collega militare stava effettuando un massaggio cardiaco.
Quindi l’operatore gli ha consigliato di dargli “un pizzicotto tra collo e spalla e mi dica se fa qualcosa o no”, ma da parte del ragazzo non arrivava alcuna reazione. “La pancia si muove? Respira?”, aveva chiesto l’operatore, ma anche in quel caso la risposta era stata negativa.
A quel punto l’operatore aveva consigliato di continuare con il massaggio cardiaco. Proprio in quel momento era arrivata l’ambulanza richiesta e a quel punto la conversazione si era interrotta. Il contenuto della telefonata è stato reso pubblico dall’Agi il 22 gennaio.
