Mario Draghi al Colle, Conte dice no: il parere controcorrente

Mentre si rincorrono le voci sulla possibile corsa al Quirinale di Mario Draghi, che al momento è tra i possibili candidati a prendere il posto di Sergio Mattarella come prossimo presidente della Repubblica, si leva una voce controcorrente. È quella dell’ex premier Giuseppe Conte, che ne ha parlato a Otto e Mezzo su La7.

Draghi presidente della Repubblica, la proposta di Giorgetti

A fare il nome di Mario Draghi al Colle era stato il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti che aveva proposto un “semi-presidenzialismo de facto” con l’attuale premier presidente della Repubblica, che “allarga le sue funzioni approfittando di una politica debole”, senza andare al voto.

Draghi al Colle, Conte contrario: le sue parole

Prima di tutto, ha affermato il presidente del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte, “Draghi è il punto di equilibrio di un sistema politico. Mi è stato chiesto se avessi preclusioni a Draghi al Quirinale. E ho detto di no ma il nostro sostegno a questo Governo nasce perché il Paese sia messo in protezione e sia attuato efficacemente il Pnrr (piano nazionale di ripresa e resilienza, ndr.). Obiettivi che non sono ancora stati raggiunti e la stabilità del governo non può non essere un obiettivo prioritario”.

Quindi, ha aggiunto l’ex premier, “la legislatura deve finire perché l’obiettivo prioritario é la realizzazione del Pnrr per il quale ci siamo strenuamente battuti. Che Draghi rimanga a Palazzo Chigi é la via prioritaria. Draghi non é fungibile”.

Inoltre, ha ammesso Conte, “con Draghi ci sentiamo spesso, ogni volta che serve, ma non sento l’esigenza di esibirlo ogni volta. Abbiamo un rapporto schietto e franco, io rappresento il partito di maggioranza relativa e trovo in Draghi un interlocutore molto attento alle nostre istanze come é stato per la legge di Bilancio, che ha rinnovato tutti i bonus, ha rifinanziato e migliorato il Reddito di cittadinanza, ha rinnovato ed esteso il super bonus”.

I possibili candidati al Colle: la proposta di Conte

In conclusione, ha precisato Conte, “su Amato e su altri nomi, non è questo il momento di pronunciarsi. Il metodo per eleggere il Presidente della Repubblica sarà quello di stabilire un contatto continuo con tutti i parlamentari 5 Stelle, poi con il Partito democratico e con Liberi e uguali, nostri interlocutori continui e costanti”.

“Però anche con il centrodestra – ha precisato Conte – perché il Capo dello Stato dev’essere una personalità di alto rilievo morale, rappresentativo e di garanzia per tutti i cittadini e per l’unità nazionale”.

Fonte foto: ANSA