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Manuela Cacco esce dal carcere 8 anni dopo l'omicidio di Isabella Noventa per fare volontariato

Manuela Cacco può lavorare come volontaria e lasciare il carcere circa una volta alla settimana: l'omicidio di Isabella Noventa, dall'inizio

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Manuela Cacco può lasciare il carcere nel quale è reclusa per l’omicidio di Isabella Noventa. Non un ritorno alla libertà: piuttosto l’ex tabaccaia di Camponogara (Venezia) può lasciare il penitenziario di Venezia circa una volta alla settimana e usare i mezzi pubblici in autonomia per raggiungere l’ente presso il quale lavora per attività di volontariato. Manuela Cacco era stata condannata insieme all’amante Freddy Sorgato e alla sorella di quest’ultimo, Debora Sorgato, per aver avuto un ruolo nel delitto di Isabella Noventa. I fatti risalgono al 2016, e nonostante si parli di omicidio, il corpo della vittima non è mai stato trovato.

Manuela Cacco fa volontariato fuori dal carcere

Attualmente Manuela Cacco si trova presso il carcere femminile di Venezia, dove sta scontando la condanna a 16 anni e 10 mesi per l’omicidio di Isabella Noventa.

Circa una volta alla settimana l’ex tabaccaia può allontanarsi dal penitenziario, prendere un mezzo pubblico e recarsi presso l’ente con il quale si sta impegnando nel settore del volontariato. Lo riporta ‘Il Gazzettino’.

isabella noventa manuela cacco omicidioFonte foto: ANSA
Il corpo di Isabella Noventa non è mai stato ritrovato. Secondo l’accusa, Manuela Cacco ha partecipato all’omicidio insieme a Freddy Sorgato e Debora Sorgato

L’avvocato Alessandro Menegazzo ha riferito a ‘Il Gazzettino’ che la sua assistita è una “detenuta modello” che “in questi otto anni non ha mai sgarrato” arrivando a ottenere “45 giorni di sconto sulla pena” ogni sei mesi.

Per questo Menegazzo afferma che “il prossimo passo è trovarle un lavoro all’esterno del carcere, così ogni giorno potrà uscire alla mattina e fare rientro nella sua cella alla sera”.

L’omicidio di Isabella Noventa

Nella notte tra il 15 e il 16 gennaio 2016 Isabella Noventa, assistente di uno studio medico di 55 anni, scompare ad Albignasego, in provincia di Padova.

Quella sera è uscita con il fidanzato Freddy Sorgato, e dopo aver cenato insieme al ristorante Est Est Est della frazione di Lion, i due si separano a Padova. Nel capoluogo, in piazza Insurrezione, Isabella dice di avere un appuntamento con un’amica intorno alle 22. Per questo Freddy la accompagna all’appuntamento per poi allontanarsi. Questa, almeno, è la versione dell’uomo.

Isabella Noventa non ha mai riferito il nome dell’amica al fidanzato, per questo l’uomo diventa l’ultima persona ad aver visto la fidanzata prima della sua scomparsa. Le telecamere di videosorveglianza della piazza la riprendono mentre cammina da sola mezz’ora dopo la mezzanotte. Che fine ha fatto Isabella?

Gli inquirenti mettono a soqquadro sia l’abitazione di Isabella che quella di Freddy, che per circa un mese non cade in contraddizione. Fino a quando non viene scoperchiato un triangolo tossico: Freddy ha un’amante, una tabaccaia di Camponogara di nome Manuela Cacco, che è molto amica di Debora Sorgato, sorella di Freddy.

Viene fuori che la donna inquadrata dalle telecamere presenti su piazza Insurrezione a Padova, quella notte, è Manuela Cacco che indossa gli stessi abiti di Isabella Noventa. Una messinscena per depistare le indagini che incastrerà il trio, fino a far emergere uno scenario fatto di odio, gelosia e invidia.

Secondo gli investigatori, Debora è sempre stata eccessivamente premurosa per il fratello e, mossa dalle precedenti delusioni del congiunto, teme che Isabella sia interessata ai suoi soldi. Nella dinamica trova collocazione anche una ovvia gelosia da parte di Manuela Cacco, che certamente non tollera la relazione tra Freddy e Isabella Noventa.

Secondo la Procura di Padova, il 15 gennaio 2016 Isabella Noventa e Freddy Sorgato mangiano una pizza insieme e decidono di concludere la serata in casa di lui.

Lì, tuttavia, trovano Debora che impugna un martello e colpisce il cranio della fidanzata del fratello, per poi coprirle la testa con un sacchetto di plastica per tamponare il pericolo di schizzi di sangue.

Manuela Cacco arriva quando il delitto è compiuto, quindi indossa il piumino di Isabella Noventa e insieme a Freddy Sorgato si sposta a Padova, in piazza Insurrezione, per inscenare il depistaggio. Il trio si sbarazza del cadavere nel fiume Brenta, e il corpo di Isabella non verrà mai ritrovato.

Durante le ricerche perderà la vita Rosario Sanarico, sommozzatore della polizia di Stato. Sanarico è stato risucchiato dalle acque. Sarà la testimonianza di Manuela Cacco a ricostruire la vicenda.

Le condanne

Freddy Sorgato e la sorella Debora vengono condannati a 30 anni in primo e secondo grado, mentre Manuela Cacco riceve la condanna a 16 anni e 10 mesi. I reati contestati sono omicidio premeditatodistruzione di cadavere.

Nel novembre del 2020 la Cassazione conferma la condanna inflitta nei gradi precedenti.

isabella-noventa-omicidio-manuela-cacco Fonte foto: IPA / ANSA
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