Mandato esplorativo a Fico, così ha reagito Conte: il retroscena
Cosa pensa Conte della decisione di Mattarella di conferire l'incarico esplorativo a Fico e non a lui
Giuseppe Conte avrebbe avuto una ‘scossa’ di disappunto dopo aver appreso che Sergio Mattarella ha affidato a Roberto Fico – e non a lui – l’incarico di un mandato esplorativo per la formazione di un nuovo esecutivo. A raccontare il retroscena è Il Messaggero che aggiunge le motivazioni che avrebbero spinto l’ex premier ad aver avuto un sussulto di dispiacere per quel che è stato deciso nelle scorse ore.
“A questo punto Giuseppe è disarmato, l’esplorazione di Fico darà più margine e spazio a diversivi e ad altre soluzioni ben lontane dal Conte-ter”, ha confidato un dirigente del Pd circa la situazione che si prospetta nei prossimi giorni. Ci sarebbe un altro cruccio che ronzerebbe nella testa dell’ex premier: la presa di posizione netta assunta da Alessandro Di Battista che guida la fronda del M5s ostile ad un nuovo patto con Renzi. Il grillino ha persino minacciato una scissione interna al mondo pentastellato.
Va da sé che l’aut aut posto da ‘Dibba’ pone un ulteriore ostacolo all’ipotesi di una ricucitura tra Pd e M5s con Italia Viva, che, se dovesse avvenire, potrebbe far nascere il cosiddetto Conte-ter.
C’è anche un altro scoglio molto arduo da superare per Conte e riguarda sempre Renzi: non è un mistero che il leader di Italia Viva non sarebbe affatto dispiaciuto della nascita di un governo istituzionale (oggi anche Salvini non ha escluso tale ipotesi). Naturalmente una simile opzione contemplerebbe l’arrivo in maggioranza di parte delle opposizioni e di conseguenza di una ‘rivoluzione’ ai vertici dell’esecutivo. Rivoluzione in cui non rientrerebbe certamente l’idea di un Conte seduto di nuovo a Palazzo Chigi.
“Forse il lavoro di decantazione e di ascolto di Fico potrà servire ad abbassare la tensione”, è l’auspicio di chi in serata ha avuto un colloquio con l’ex presidente del Consiglio, come riporta sempre Il Messaggero che aggiunge che Conte in questo momento è consapevole di essere nella mani di Renzi.
Secondo quanto riferito dalla testata romana, Conte però non smette di sperare che alla fine qualche senatore di Italia Viva si decida a passare nei ‘costruttori‘, dando i numeri necessari alla maggioranza Pd-M5s per riprendere da dove si è interrotto il Conte-bis. “Ma sarà dura, c’è sempre l’ultima spiaggia del governo tecnico o istituzionale”, è stato ribadito all’ex premier da un ministro dem.
Inoltre l’ex presidente del Consiglio continua a sperare che la posizione ufficiale di Pd e M5s non cambi. “Per noi l’unico premier possibile rimane Conte”, hanno ripetuto in questi giorni i vertici dem e quelli pentastellati. Se però nelle prossime ore tale monolitismo giallorosso dovesse incrinarsi, a Conte resterebbero probabilmente zero chance di tornare alla guida del governo.