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Malattia del Congo in Italia, il punto di Roberto Burioni sul contagio di Lucca: cosa sappiamo fino ad ora

Il punto della situazione del virologo Roberto Burioni sulla misteriosa malattia del Congo e sul sospetto contagio a Lucca: cosa sappiamo

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Il noto virologo Roberto Burioni ha fatto il punto della situazione sulla misteriosa malattia del Congo e sul presunto contagio registrato a Lucca. L’esperto ha spiegato cosa sappiamo fino a oggi di questo virus (“Ne sappiamo veramente poco”), della sua mortalità (“Molto alta in Congo, soprattutto tra i giovani”) e delle possibili conseguenze per il nostro Paese (“In questo momento non dobbiamo preoccuparci”).

Cosa sappiamo della malattia del Congo

Ospite di “Che Tempo Che Fa”, Roberto Burioni ha spiegato che della nuova misteriosa malattia in Congo “sappiamo veramente poco“. L’esperto ha poi aggiunto: “C’è stata semplicemente una segnalazione di alcune centinaia di casi di questa malattia, che sembra un po’ come un’influenza”.

A proposito della mortalità di questo virus, il virologo ha confermato che in Congo è “molto alta, soprattutto tra i giovani”. Burioni, però, ha chiarito che “ci vuole molta cautela“, perché il Congo è “una zona poverissima, dove chiaramente dicono ci sia anemia, ma la gente può essere anemica semplicemente perché non mangia”.

Burioni malattia CongoFonte foto: IPA

Roberto Burioni, a “Che Tempo Che Fa”, la trasmissione condotta da Fabio Fazio.

In Italia dobbiamo preoccuparci per la malattia del Congo?

Secondo Roberto Burioni, “in questo momento non dobbiamo preoccuparci” per questa misteriosa malattia del Congo.

L’esperto ha usato una similitudine per spiegare la situazione: “È un po’ come sentire un rumore in giardino. Cosa dobbiamo fare? Accendere un faretto così da vedere se è il cane dei vicini o un malintenzionato. In questo momento è stato fatto e aspettiamo i risultati”.

Il sospetto caso di malattia del Congo in Italia

In merito al caso sospetto di malattia del Congo registrato a Lucca, Roberto Burioni ha poi spiegato: “In Italia, una persona arrivata dal Congo è stata immediatamente intercettata dal nostro sistema sanitario. Aveva dei sintomi e in questo momento è in un ospedale in Toscana”.

Secondo Burioni, quanto appena detto ci “ricorda quanto sia importante avere un sistema sanitario diffuso, capillare e pubblico”, perché se il caso sospetto “fosse arrivato negli Stati Uniti d’America, non so se sarebbe stato così semplice intercettarlo”.

Gli Usa, infatti, ha spiegato il virologo, sono “un Paese che ha un’eccezionale sanità ma privata e quindi meno efficiente sul territorio”.

Burioni malattia Congo Lucca Fonte foto: IPA
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