Madre e figlio autistico sfrattati da casa a Taranto, la donna non riusciva più a pagare le rate del mutuo
Non sono in grado di pagare le rate del mutuo, per questo una madre e un figlio autistico verranno sfrattati: la storia arriva da Taranto
Sfrattati perché non in grado di pagare le rate del mutuo della loro casa: è quello che potrebbe essere il tragico destino di una madre e del figlio autistico a Taranto, che hanno ricevuto una nuova notifica di sgombero che potrebbe diventare effettivo in data 8 maggio. Così Adriana Parisi e il suo Saverio, quest’ultimo di 31 anni, affidano all”Ansa’ la loro storia. La loro vicenda è stata presa a cuore dalla popolazione, che ha creato il comitato “iostoconsaverio” e ha organizzato un sit-in.
- Madre e figlio autistico sfrattati, il sit-in a Taranto
- Lo sfogo della donna: "Questa è la casa dove lui è cresciuto"
- Madre e figlio accolti dal viceprefetto
Madre e figlio autistico sfrattati, il sit-in a Taranto
Adriana Parisi e suo figlio Saverio, 31 anni, rischiano di dover lasciare la casa nella quale vivono da 24 anni a Taranto. La decisione è stata notificata alla donna per la seconda volta, con effetto dall’8 maggio.
Come già detto, non è la prima volta in cui madre e figlio si ritrovano ad affrontare il rischio di restare senza una casa. Adriana Parisi e suo marito si sono separati nel 2016, e la loro casa è stata persa all’asta in quanto la coppia non è più riuscita a pagare il mutuo.
Dunque, Adriana e suo figlio nel 2023 hanno ricevuto la prima notifica di sfratto, ma – riporta ‘Ansa’ – il procedimento è stato congelato grazie all’intervento del prefetto Demetrio Martino.
All’ennesima notifica, il comitato spontaneo “iostoconsaverio” ha organizzato un sit-in sotto il palazzo della Prefettura di Taranto con tanto di striscione che recita: “Tutti noi stiamo con Saverio“.
Lo sfogo della donna: “Questa è la casa dove lui è cresciuto”
All”Ansa’ Adriana Parisi ha affidato il suo sfogo: “Mio figlio è abituato alla routine e i cambiamenti improvvisi potrebbero provocargli stress emotivo“, e per questo “non può essere considerato un numero di pratica, un incidente di percorso”.
“Oggi il mio debito con la banca è di 32 mila euro comprensivo degli interessi”, spiega Adriana Parisi che aggiunge che nonostante la casa fosse soggetta a pignoramento immobiliare “la documentazione non è mai arrivata”, come se suo figlio fosse “scomparso dagli atti“.
A seguito del pignoramento, l’abitazione era stata venduta alla terza asta per 12 mila euro, un punto fermo dal quale è iniziata la contrattazione con l’acquirente al fine di trovare la soluzione più adatta per Saverio, ma “ad oggi non siamo ancora riusciti”.
Su un foglio di carta, infine, il figlio Saverio ha scritto: “Questa è casa mia e voglio esser lasciato qui“. “Non è mai troppo tardi per un passo indietro”, ha concluso Adriana Parisi.
Madre e figlio accolti dal viceprefetto
Come riporta ‘NoiNotizie’, dopo l’azione dimostrativa dei membri del comitato Adriana Parisi, suo figlio Saverio e una delegazione del gruppo sono stati ricevuti da Eufemia Tarsia, Vicario del Prefetto di Taranto.
Quest’ultima, nel dimostrare tutta la sua solidarietà e disponibilità alla famiglia, ha riconosciuto la necessità di trovare una mediazione tra le due realtà, ovvero tra Adriana e Saverio e l’acquirente dell’immobile. All’uscita dalla Prefettura, la madre di Saverio ha riportato alla stampa locale il racconto del colloquio.
“Il Viceprefetto si è dimostrato molto disponibile e collaborativo“, ha detto la donna. “Siamo molto fiduciosi, nonostante la giustizia non sia stata nostra alleata negli ultimi anni, che questa faccenda possa concludersi quanto prima nella totale legalità e senza che nessuno possa perdere nulla”, ha concluso Adriana Parisi.
Nel 2022 a Roma aveva avuto luogo una vicenda simile: una donna e il figlio autistico non riuscivano a trovare un appartamento in affitto e un agente immobiliare, incalzato, aveva ammesso che le ragioni del rifiuto erano dovute alle condizioni del ragazzo.