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M5S, Conte decade da leader: Tribunale ribalta tutto e azzera le cariche. La reazione di Conte, cosa accadrà

Il Tribunale di Napoli ha sospeso l'efficacia delle votazioni con cui è stato modificato lo statuto M5S e anche l'elezione di Conte alla presidenza

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato: Aggiornato:

Giuseppe Conte decade da leader del Movimento 5 Stelle. Come confermato dall’avvocato Lorenzo Borrè, legale che ha sostenuto il ricorso di 3 militanti M5S, “il Tribunale Civile di Napoli, in sede di reclamo, ha disposto la sospensione dell’efficacia delle votazioni con cui nell’agosto 2021 è stato modificato lo statuto del Movimento 5 stelle e anche l’elezione di Giuseppe Conte alla presidenza, carica prevista dallo stesso statuto”. Le sue parole sono riportate da ‘Ansa’.

I tre militanti che hanno presentato ricorso lo hanno fatto in rappresentanza di diverse centinaia di iscritti, che hanno partecipato al pagamento delle spese legali attraverso una raccolta di fondi.

Tribunale sospende modifica dello statuto M5S: la reazione di Conte

Immediata la reazione di Giuseppe Conte alla decisione del Tribunale di Napoli: “La mia leadership si basa ed è fondata sulla profonda condivisione di principi e valori. Quindi è un legame politico prima che giuridico, non dipende dalle carte bollate. E lo dico consapevole di essere anche un avvocato”.

Poi, intervenendo a ‘Otto e mezzo’ su La7, l’ex premier ha spiegato che “a questa sospensione si risponde con un bagno di democrazia. Erano già in programma delle modifiche dello statuto, si aggiungerà una ratifica da parte di tutti gli iscritti, anche quelli da meno di sei mesi, senza aspettare i tempi di un giudizio processuale”.

Sulle dimissioni di Di Maio Conte ha poi aggiunto: “Non è nell’orizzonte delle cose che venga espulso ma è ovvio che lui ha delle responsabilità in più. Una leadership vera non ha mai paura del confronto sulle idee ma di fronte ad un attacco così plastico, in televisione, non si può fare finta di nulla”.

Tribunale sospende modifica dello statuto M5S: il nodo della questione

Come spiega il ‘Corriere della Sera’, il nodo cruciale affrontato dai giudici riguarda l’esclusione dal voto che portò all’elezione di Conte degli iscritti al Movimento 5 Stelle da meno di 6 mesi. Per il Tribunale questa esclusione è “illegittima”, dal momento che “ha determinato l’alterazione del quorum assembleare”.

La modifica al regolamento “risulta adottata sulla base di un’assemblea formata da soli 113.894 iscritti (quelli da più di 6 mesi) in luogo dei 195.387 associati iscritti a quella data”. Quindi oltre 80.000 attivisti sono stati esclusi indebitamente dal voto.

Movimento 5 Stelle: cosa sta succedendo e cosa accadrà

Lo stesso avvocato Lorenzo Borrè ha rilasciato ulteriori dichiarazioni all’agenzia ‘Adnkronos’, per spiegare cosa è successo e cosa succederà in “casa” M5S: “Decade la carica di Conte, in primo luogo. In secondo luogo emerge l’incompatibilità di alcune attuali cariche negli organi di garanzia, con le restrizioni previste dal precedente statuto, che è ritornato in vigore: il precedente statuto, infatti, esclude che dette cariche possano essere ricoperte da soggetti che rivestano incarichi istituzionali”.

Ancora Borrè: “Anche i 5 vicepresidenti decadono, essendo cariche non previste dal vecchio statuto. Il M5S si trova all’anno zero con l’azzeramento delle sue cariche. Unica via di uscita, la costituzione del Comitato direttivo. Altre fughe in avanti, insistendo con le procedure già annullate dal Tribunale, rischiano di porre il Movimento 5 Stelle su un binario morto. In questo momento la guida non c’è, il M5S è stato totalmente decapitato“.

M5S, Conte decade da leader: il Tribunale ribalta tutto e azzera le cariche. Chi "comanda" ora e cosa succedeFonte foto: ANSA
Conte e Di Maio a colloquio.

“Il leader è Giuseppe Conte, la nostra comunità ha parlato chiaro”, ha detto il senatore Vito Crimi, precedente reggente del M5S. “Sono, come sempre, al servizio del M5S e a disposizione per i necessari adempimenti burocratici di questi giorni, che sulla base dell’ordinanza del Tribunale di Napoli, ci porterà a votare nuovamente lo Statuto”.

“Tanto rumore per nulla. Non saranno certo le carte bollate – ha aggiunto – a fermare una voglia di rinnovamento del Movimento 5 Stelle”.

Chi è il leader del Movimento 5 Stelle ora

Come spiega ‘La Repubblica’, nei fatti ora Giuseppe Conte non è più presidente del M5S, né esistono più sul piano formale i vicepresidenti e i responsabili dei comitati e lo Statuto stesso. Resta solo il garante che c’era prima, ossia Beppe Grillo, e sul piano formale torna il reggente precedente, cioè Vito Crimi.

Spetterà proprio a Crimi creare il percorso che porterà il Movimento 5 Stelle a eleggere una guida a 5, come deciso dalla base con gli Stati generali M5S.

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