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Listeria, ritirato lotto di gorgonzola dai supermercati: rischio microbiologico, cosa fare in caso di acquisto

Dopo i wurstel, tocca ai formaggi: il Ministero della Salute ha ritirato i lotti di una nota marca di gorgonzola dai supermercati, rischio Listeria

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Rischio microbiologico. L’allarme per la Listeria non tocca solo i wurstel: il Ministero della Salute ha disposto il richiamo di un lotto di gorgonzola della marca Pascoli italiani. Ecco cosa fare nel caso in cui si siano acquistate le confezioni nei supermercati.

Quali sono i lotti a rischio Listeria

Eurospin Italia SpA, azienda italiana, vende nelle proprie filiali confezioni di Gorgonzola dolce dop della marca Pascoli italiani.

Il Ministero della Salute ha disposto il richiamo di un lotto, considerato a rischio microbiologico, il 14 ottobre 2022: sarebbero a rischio Listeria monocytogenes.

Quello che si sa è che il marchio di identificazione dello stabilimento è IT 03 39 CE e che il formaggio è stato prodotto dall’azienda Gelmini Carlo s.r.l., con lo stabilimento a Besate, in provincia di Milano.

La data di scadenza dei lotti in questione, 218246252, è l’8 novembre 2022.

Cosa fare se si sono acquistati i tramezzini

Se avete acquistato confezioni di gorgonzola di Pascoli italiani appartenenti al lotto in questione, la raccomandazione delle autorità sanitarie è di non consumarne il contenuto.

gorgonzola listeriaFonte foto: Ministero della Salute
Confezione di gorgonzola ritirato per rischio microbiologico

L’invito è di restituirlo in tutte le filiali Eurospin: il prezzo di vendita sarà rimborsato anche in assenza dello scontrino. Oppure sarà proposta una sostituzione.

Il batterio Listeria monocytogenes

Tutti i dettagli sull’infezione da batterio Listeria monocytogenes – Listeriosi – sono riportati sul sito del Ministero della Salute.

Si tratta di un batterio ubiquitario molto diffuso nell’ambiente, nonché molto resistente anche alle basse temperature.

Il rischio infezione riguarda soprattutto i soggetti fragili: donne incinte, anziani, neonati e persone immunodepresse, che potrebbero sviluppare una forma grave della malattia a prescindere dalle quantità di cibo contaminato ingerito.

Il consiglio è consumare i cibi dopo la cottura, visto che il batterio non sopravvive, e soprattutto tenerli separati da altri cibi durante le fasi di preparazione: il batterio, infatti, può comunque contaminare cibi già cotti.

Gli alimenti a rischio sono diversi, tra cui:

  • latte
  • verdura
  • formaggi molli
  • carni poco cotte
  • insaccati poco stagionati

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