Lamorgese: "Flussi incontrollati dalla Tunisia". Ira di Salvini
La ministra Lamorgese parla di flussi incontrollati dalla Tunisia, Salvini replica scagliandosi contro il governo
La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha descritto la delicata situazione che si sta verificando in Tunisia, e le conseguenze che la crisi sta avendo sul flusso migratorio verso il nostro Paese. Al Corriere della Sera, la ministra ha affermato: “In Tunisia assistiamo a una crisi economica molto grave, senza precedenti. Una crisi che riguarda da vicino anche l’Italia perché ha effetti di ricaduta immediata con flussi eccezionali di sbarchi di migranti. La situazione va tenuta costantemente sotto controllo”.
“Gestire i flussi migratori di questa entità è difficile in tempi normali – ha sottolineato Lamorgese – ma ora con le problematiche legate alla diffusione del Covid-19 la situazione è diventata davvero molto complessa”. La ministra ha parlato di “flussi incontrollati che creano seri problemi legati alla sicurezza sanitaria nazionale”.
Lamorgese: “Rintracciata gran parte dei migranti in fuga”
A pagarne le conseguenze sono le “comunità locali interessate dai centri di accoglienza, dai quali, tra l’altro, i migranti tunisini in particolare cercano di allontanarsi in ogni modo prima del termine del periodo di quarantena obbligatorio”. In merito alle fughe, per le quali si è ritenuto necessario l’intervento dell’esercito, Lamorgese ha rassicurato il governatore della Sicilia Nello Musumeci: “La maggior parte dei migranti fuggiti dal centro di Porto Empedocle è stata rintracciata, ma si tratta di un episodio inaccettabile e per questo stiamo prendendo provvedimenti”.
Migranti, la polemica di Salvini
Ad accendere la polemica, l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini che ha affermato quanto riportato dall’Ansa: “Il Viminale si accorge solo ora di dover fermare i flussi dalla Tunisia, con centinaia di immigrati in fuga dai centri di accoglienza e silenzio totale sulla redistribuzione degli immigrati all’estero. Mentre i clandestini arrivano a frotte, anche con barboncini evidentemente scampati ai lager libici, giovedì il Senato deciderà se devo essere processato per aver difeso i confini. Orgoglioso di aver protetto l’Italia e gli italiani: la rifarei e lo rifarò”.
“Abbiamo un governo di incompetenti e di complici degli sbarchi. Non serve mandare altri militari ma chiudere i porti che vanno sigillati. Io l’ho fatto e vado a processo per quello, invece dovrebbero andarci chi aiuta i trafficanti”, ha aggiunto il leader della Lega.