La Via Appia Antica entra nel Patrimonio Mondiale Unesco: la reazione del ministro della Cultura Sangiuliano
La candidatura Unesco della Via Appia è stata la prima promossa direttamente dal ministero della Cultura Sangiuliano: i potenziali benefici economici
La Via Appia Antica è stata ufficialmente iscritta nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, divenendo così il 60esimo sito italiano riconosciuto. Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha espresso grande soddisfazione e orgoglio per questo importante traguardo, riconoscendo l’eccezionale valore universale di questa straordinaria opera ingegneristica.
- La Via Appia Patrimonio Mondiale Unesco
- La reazione del ministro Sangiuliano
- Oltre mille chilometri di storia
La Via Appia Patrimonio Mondiale Unesco
Come riporta Tgcom24, la notizia è stata divulgata dallo stesso ministero, che ha promosso e coordinato tutte le fasi della candidatura.
La decisione di iscrivere la Via Appia è stata presa dal Comitato del Patrimonio Mondiale durante la 46esima sessione tenutasi a Nuova Delhi.
La Via Appia Antica è ora nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco
Questo successo è stato possibile grazie al contributo di molteplici istituzioni, comprese quattro Regioni (Lazio, Campania, Basilicata e Puglia), 13 Città metropolitane e Province, 74 Comuni, 14 Parchi e 25 Università, oltre alla collaborazione del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra della Santa Sede.
La reazione del ministro Sangiuliano
Il ministro Sangiuliano ha sottolineato che la Via Appia, conosciuta anche come “Regina Viarum”, rappresenta un riconoscimento del valore storico e identitario dell’Italia, con potenziali benefici economici per i territori attraversati.
Anche il sottosegretario alla Cultura con delega all’Unesco, Gianmarco Mazzi, ha evidenziato i vantaggi che questa iscrizione comporterà per le comunità locali, descrivendo la Via Appia come un simbolo mondiale della storia italiana.
A dicembre 2023 l’Unesco aveva inserito nella lista del Patrimonio Mondiale il canto lirico italiano.
Oltre mille chilometri di storia
Questa antica strada, lunga oltre mille chilometri, fu costruita dal censore Appio Claudio Cieco nel 323 a.C. per facilitare l’avanzata delle truppe romane verso il Sud, diventando presto una delle principali arterie commerciali dell’Impero.
La Via Appia arrivava fino al porto di Brindisi, da cui partivano le rotte mercantili per la Grecia e l’Oriente, e ha giocato un ruolo fondamentale negli scambi commerciali e culturali che hanno influenzato profondamente la società romana.
La sua importanza storica è ben rappresentata dalla descrizione del poeta Stazio nel I secolo d.C., che la definiva “la regina delle vie”.