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La verità sulla morte di Alex Marangon nel test tossicologico: "Aveva preso ayahuasca", svolta nelle indagini

Alex Marangon ha assunto l'ayahuasca prima della morte: i test tossicologici hanno dato esito positivo, si aprono nuovi scenari

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Alex Marangon aveva assunto l’ayahuasca, il potente allucinogeno: a stabilirlo sono gli esiti del test tossicologico condotto sul corpo del barman 25enne rinvenuto cadavere su un isolotto del Piave il 2 luglio scorso, dopo che da giorni si erano perse le sue tracce. Il test è stato condotto dalla tossicologa Donata Favretto nel laboratorio di Trieste e i risultati sono stati comunicati la mattina di sabato 14 settembre. I dettagli verranno forniti nei giorni a venire, ma l’esito positivo del test rappresenta una svolta nelle indagini del giallo di Vidor.

L’esito del test tossicologico

Fino a venerdì 13 settembre la possibilità che Alex Marangon avesse assunto l’ayahuasca nei giorni del raduno sciamanico presso l’abbazia di Santa Bona di Vidor era accompagnata da un punto interrogativo. Nel corso dell’estate, infatti, più testimoni avevano negato che il decotto allucinogeno fosse stato distribuito ai presenti.

Tra coloro che sconfessavano tale dettaglio c’era Andrea Zuin del duo ZuMusic, presente nell’abbazia per l’intrattenimento musicale.

alex marangon test tossicologico ayahuascaFonte foto: ANSA
Il test tossicologico sul corpo di Alex Marangon ha dato esito positivo: prima della morte aveva assunto l’ayahuasca

Gli esiti arrivati la mattina di sabato 14 settembre, tuttavia, hanno dato esito positivo: nel sangue di Alex Marangon sono state rinvenute tracce di ayahuasca.

I risultati del test tossicologico coordinato dalla dottoressa Favretto non rispondono, però, alle domande sulle circostanze che hanno portato alla morte del 25enne. Secondo la famiglia potrebbe essersi trattato di omicidio.

L’audio inedito: “Assumerò ayahuasca”

Solamente venerdì 13 settembre, quasi 24 ore prima dell’arrivo degli esiti dei test tossicologici, nel corso di una puntata di Pomeriggio Cinque è stato trasmesso un audio inedito che Alex Marangon aveva inviato a un amico pochi mesi prima della sua partenza per l’abbazia.

Con la sua stessa voce, il barman diceva: “Sono arrivato prima in una casa condivisa, adesso ho mangiato una pizza. Sembra che ci siano buone proposte, tante news. Ho già detto che lo faccio tutta la stagione e andrò a fare una cerimonia con l’ayahuasca“.

La morte di Alex Marangon secondo il proprietario dell’abbazia

Il Gazzettino ha ascoltato il conte Giulio Da Sacco, proprietario dell’abbazia Santa Bona di Vidor. Secondo il conte, che interviene dopo l’audio diffuso da Pomeriggio Cinque, l’ipotesi più probabile è che “Alex, forse in preda a sostanze, si sia lanciato nel vuoto“. Affermazioni già note, queste, e per le quali è stato giudicato offensivo da parte della madre del 25 Sabrina Posser.

“Non escludo ovviamente possa essersi trattato di un incidente. Pare stia emergendo tale tesi”, sottolinea Da Sacco. A quel punto gli viene chiesto se sia al corrente del tipo di sostanze presenti nella sua abbazia nei giorni del rito sciamanico, e il conte risponde categorico: “Assolutamente no”.

Come già detto, l’esito positivo del test tossicologico apre a nuovi scenari, ma per il momento non sono ancora state ricostruite le circostanze che hanno portato alla morte di Marangon. Si è allontanato volontariamente in preda agli effetti dell’ayahuasca? Era inseguito da qualcuno? Ha incontrato il suo assassino una volta lasciata l’abbazia?

Dai rilievi sul luogo in cui Alex Marangon si sarebbe lanciato nel vuoto non emerge alcun elemento: non un ramo spezzato, non una traccia di un grave caduto sul verde.

alex-marangon-famiglia-tossicologia-ayahuasca-2 Fonte foto: Facebook - Alex Marangon / ANSA
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