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La veggente Gisella Cardia scomparsa con la Madonna di Trevignano: dov'è la statuetta, pioggia di accuse

La santona Gisella Cardia è svanita nel nulla insieme alla miracolosa statua della Madonna che piange sangue. Aperta un'inchiesta su lei e il marito

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Svanita nel nulla la sedicente veggente Gisella Cardia. Da giorni non si hanno più sue notizie, dopo che hanno iniziato a circolare le voci di una possibile truffa ai danni di centinaia di fedeli. A denunciare lei e il marito è stato un investigatore privato, che ha monitorato le donazioni da parte dei fedeli alla coppia e che ha svelato i risultati delle sue indagini: la miracolosa Madonna di Trevignano Romano piangerebbe, in realtà, sangue di maiale. Adesso la donna è sparita insieme alla statuetta. 

I miracoli della santona

A pochi passi dal lago di Bracciano, nella città metropolitana di Roma, la 53enne Gisella Cardia, il cui vero nome è Maria Giuseppa Scarpulla, e il marito avevano attratto centinaia di fedeli in pellegrinaggio verso il loro santuario con la notizia di una Madonna che piange sangue.

Questa e altre statuette miracolose sarebbero state acquistate a Medjugorje dalla donna intorno al 2016 e da subito, affermava, avrebbero iniziato a piangere sangue e olio santo.

onlus madonna trevignanoFonte foto: Virgilio notizie
Sul sito della Onlus della Madonna di Trevignano si legge che gli incontri sono “momentaneamente sospesi”

Ai suoi seguaci Gisella aveva, quindi, iniziato a promettere miracoli e guarigioni, affermando anche di essere in grado di ricevere ogni mese un messaggio proveniente da Maria Vergine.

Una dottoressa, la neurologa Rosanna Chifari, nota per essere stata consulente della Lega, le avrebbe anche “certificato” la presenza delle stimmate.

I miracoli della santona non finivano qui. Si sarebbe attribuita il potere di moltiplicazione come Gesù, ma di “gnocchi e pizza”, invece che di pani e pesci.

In tanti avrebbero elargito consistenti donazioni alla coppia, per una somma totale che, secondo l’investigatore privato, è intorno ai 500mila euro.

La scoperta della truffa

Accanto ai fedelissimi, in tanti hanno iniziato a mettere in dubbio la parola della santona e i miracoli da lei compiuti.

A pensare che si tratti di una truffa era stato anche un investigatore privato, Andrea Cacciotti, che ha denunciato per primo la coppia ai carabinieri, sostenendo che da alcune analisi il sangue della statuetta si sia rivelato sangue di maiale.

L’investigatore, che sta nel frattempo cercando di mettersi in contatto con tutti quelli che hanno elargito donazioni alla donna, ha annunciato che depositerà un nuovo esposto alla Finanza chiedendo di bloccare i conti della santona, che ha ancora accesso ai 500mila euro delle donazioni.

La procura di Civitavecchia ha quindi deciso di aprire un’inchiesta e i giudici dovranno decidere se si tratti di truffa o di abuso di credulità popolare.

Persino la diocesi di Civitacastellana ha istituito una sua commissione interna per accertare che il fenomeno della Madonna che piange sangue sia o meno una truffa.

Il caso di un testimone truffato

Un uomo di 70 anni, Luigi Avella, ex funzionario del ministero dell’Economia, ha dichiarato al quotidiano La Stampa, di essere stato truffato dalla donna, a cui ha versato 123mila euro.

“Di questi – ha dichiarato l’ex funzionario – tra febbraio e giugno 2020, 30mila euro li ho dati al marito di Gisella, mentre gli altri alla Onlus Madonnina di Trevignano. Sapevo che ne avevano bisogno”.

La santona non gli avrebbe mai chiesto direttamente del denaro, ma l’uomo si fidava della coppia, con cui aveva instaurato un rapporto di amicizia, tale da accompagnare Gisella all’altare per la cerimonia per i 10 anni di matrimonio.

L’uomo era rimasto poi particolarmente suggestionato dalla guarigione della moglie, tornata a camminare dopo un brutto incidente stradale. Per questo motivo, non intende denunciare la coppia fino a quando “il vescovo non dirà che il miracolo della Madonna che piange sangue è un falso. E in ogni caso non denuncerò Gisella, ma solo la Onlus che è presieduta dal marito” ha detto nell’intervista.

La sparizione della donna

Da giorni, e più di preciso dal 6 aprile, Gisella Cardia sembra scomparsa nel nulla insieme alla sua statuetta. In molti pensano si sia data alla fuga dopo la circolazione delle notizie sul suo conto. Per i fedeli, invece, si sarebbe rifugiata a pregare contro la campagna d’odio che la sta investendo.

Anche la sua avvocata tenta di smentire le voci su una possibile fuga. “È andata semplicemente in vacanza“, ha dichiarato l’avvocata Alessandra Orlando. “Si fa sensazionalismo a tutti i costi. La caccia alle streghe galoppa e nessuno sembra più intenzionato ad appurare fatti e circostanze. Posso solo dire che ci difenderemo“.

Mentre sul sito ufficiale della Onlus si riporta che “Gli incontri sono momentaneamente sospesi fino a data da destinarsi“.

La donna non era però nuova a problemi con la giustizia. In passato è stata condannata per bancarotta fraudolenta per la sua società di ceramiche, chiesta dal principale creditore cui da anni non venivano pagati degli arretrati, e per una controversia societaria.

A suo carico anche un’accusa per abusivismo edilizio sull’altipiano di via Campo delle Rose, il luogo dove sorge il santuario in cui i fedeli andavano in pellegrinaggio per essere ricevuti dalla coppia.

madonna-trevignano-gisella-cardia Fonte foto: iStock
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