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La serie tv sul caso di Elisa Claps uccisa da Danilo Restivo arriva su Rai 1: le differenze con la storia vera

In onda su Rai 1 "Per Elisa - Il caso Claps", la serie tv sul delitto di Potenza per mano di Danilo Restivo. Ecco le differenze con la storia vera

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Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

La serie tv sulla storia di Elisa Claps e dell’odissea della sua famiglia per l’arresto del suo assassino ha conquistato il piccolo schermo. Da martedì 24 ottobre a martedì 7 novembre su Rai 1 è andata in onda ‘Per Elisa – Il caso Claps’, la trasposizione del delitto di Potenza firmata dal regista Marco Pontecorvo. Il progetto si ispira al libro ‘Sangue sull’Altare‘ di Tobias Jones.

Serie tv sul caso Elisa Claps, le differenze con la storia vera

Come lo stesso regista precisa nei titoli di apertura e come è consueto per le trasposizioni di storie vere per il piccolo e il grande schermo, ‘Per Elisa – Il caso Claps’ ricostruisce la vicenda del delitto di Potenza con qualche licenza che, ovviamente, non snatura i fatti né il dramma della famiglia della 16enne.

La narrazione del primo episodio inizia nell’agosto 1993, un mese prima della scomparsa e della morte di Elisa Claps. La giovane Elisa (Ludovica Ciaschetti) e suo fratello Gildo (Gianmarco Saurino) arrivano al mare per trascorrere una giornata in spiaggia.

Gildo Claps posa con Ludovica Ciaschetti, la giovane attrice che interpreta la sorella nella serie tv Per Elisa – Il caso Claps

In quel momento arriva Danilo Restivo (Giulio Della Monica) che riconosce Elisa e le si avvicina mentre Gildo si è allontanato per prendere un gelato. Tra Danilo ed Elisa lo scambio di battute è ridotto al minimo, con Restivo che si defila una volta che Gildo fa ritorno dalla sorella.

Nella realtà, stando al racconto di Gildo Claps nel libro ‘Per Elisa’ scritto insieme a Federica Sciarelli e alla testimonianza rilasciata a Pablo Trincia nel podcast ‘Dove Nessuno Guarda‘, Danilo Restivo avrebbe insistito più volte per convincere Elisa a fare un giro con lui sulla spiaggia.

In quel momento sarebbe intervenuto proprio il fratello Gildo per allontanare l’importuno, notando il disagio provato dalla sorella.

Un’altra leggera differenza si nota nella scena che riprende quanto accaduto nelle ore successive alla scomparsa di Elisa.

Nella serie di Pontecorvo, dopo aver incalzato Eliana De Cillis sulla presenza di Danilo Restivo nella chiesa della SS Trinità, Gildo Claps si lancia alla ricerca della sorella insieme alla fidanzata Irene Nardiello (Rosa Diletta Rossi). Nella realtà dei fatti, per una prima ispezione tra la chiesa, la via Pretoria e tutto il centro storico di Potenza Gildo Claps si fece aiutare dall’amico Cesare.

Ancora, sempre nell’opera di Pontecorvo vediamo Gildo andare a bussare a casa dei Restivo dopo aver parlato al telefono con Danilo, per poi recarvisi una seconda volta insieme al fratello Luciano (Giacomo Giorgio). In verità, a presentarsi sotto casa Restivo dopo l’inconcludente telefonata tra Gildo e Danilo fu soltanto Luciano, che conosceva il “ragazzo strano” perché frequentava la stessa scuola.

Infine, dopo i tentativi con i Restivo e dopo aver radunato tutti gli amici di Elisa per organizzare le ricerche, vediamo Gildo Claps andare personalmente alla Santissima Trinità per cercare la sorella. Lì Gildo incontra don Mimì Sabia (Antonio Petrocelli) che gli dice che dentro la chiesa non c’è più nessuno.

Poco dopo anche il fratello Luciano visiterà la chiesa e noterà una porta dietro l’altare, ma in quel momento don Mimì non è più a Potenza. In verità nella chiesa ci andò soltanto Luciano e fu proprio lui a confrontarsi con il sagrestano di don Mimì che gli disse che il parroco non era in sede, e che quindi quella porta non poteva essere aperta.

Un’altra differenza si nota nella terza e ultima puntata della serie TV, quando assistiamo al momento in cui Gildo Claps vola a Bournemouth, nel Dorset, dopo l’omicidio di Heather Barnett.

Con quel viaggio Gildo si impegnò a fornire la polizia locale di tutti gli elementi utili per inquadrare Danilo Restivo, che ancora non era stato incriminato.

Nella serie TV di Pontecorvo, il fratello di Elisa Claps raggiunge l’abitazione di Danilo Restivo e i due si incontrano proprio di fronte al cancello d’ingresso: in quel momento Gildo afferra l’assassino di sua sorella e lo colpisce più volte e con rabbia, fino a quando Restivo riesce a divincolarsi e a rifugiarsi in casa.

Nella realtà dei fatti Gildo riuscì a incontrare Restivo, ma quest’ultimo fu abile a oltrepassare una siepe per conquistare il retro della sua abitazione mentre il fratello di Elisa Claps lo rincorreva. Gildo Claps lo vide sbirciare dall’interno, attraverso la finestra, quindi gli urlò contro tutta la sua rabbia e gli mandò “i saluti di Elisa”.

Licenze, come si può notare, che non sminuiscono affatto il dramma che Marco Pontecorvo ricostruisce per raccontare la scomparsa e la morte di Elisa Claps, uccisa da Danilo Restivo il 12 settembre 1993.

Il suo corpo fu ritrovato solamente 17 anni dopo, il 17 marzo 2010 nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità di Potenza.

Quando è andato in onda ‘Per Elisa – Il caso Claps’

Il primo episodio di ‘Per Elisa – Il caso Claps’ è già disponibile in anteprima esclusiva su RaiPlay. La serie tv di Marco Pontecorvo andrà in onda in tre serate da due episodi ciascuna per un totale di sei episodi.

La prima serata sarà trasmessa martedì 24 ottobre alle 21:25 su Rai 1. La seconda serata andrà in onda martedì 31 ottobre alle 21:25 su Rai 1. Il terzo e ultimo appuntamento con la serie tv su Elisa Claps andrà in onda martedì 7 novembre, sempre alle 21:25 e sempre su Rai 1.

La riapertura della chiesa e le proteste della famiglia

Il 24 agosto 2023 la chiesa della Santissima Trinità di Potenza, luogo nel cui sottotetto Elisa Claps trovò la morte per mano di Danilo Restivo, è stata riaperta ai fedeli.

La famiglia Claps non ha mai accettato la riapertura, dal momento che da tempo aveva chiesto che quel luogo diventasse un centro antiviolenza.

Gildo Claps aveva commentato: “Hanno agito furtivamente, come dei ladri. Non sono sorpreso perché sono stati ladri di verità per trent’anni”.

Il 5 novembre di fronte alla chiesa della SS Trinità si è tenuto un sit-in organizzato dall’associazione Libera e dalla famiglia Claps per protestare contro la riapertura al culto.

La protesta ha portato il Vescovo, che officiava la funzione religiosa, a lasciare la chiesa scortato dalla polizia.

Fonte foto: IPA

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