La Russia vuole la Lituania: lo stratagemma di Putin per mettere le mani sul Paese baltico
Mosca e le mire sulla Lituania: il partito di Putin presenta una legge contro l’indipendenza del Paese baltico
La Russia, dopo aver invaso l’Ucraina, ha mire anche sulla Lituania? Al momento pare altamente improbabile che si possa verificare un’aggressione militare nel Paese baltico da parte di Mosca. Tuttavia il Cremlino starebbe lavorando sul fronte burocratico per togliere sovranità allo stato governato dal presidente Gitanas Nausėda, che già nelle scorse settimane aveva avvertito un pericolo incombente. Ma che cosa sta succedendo?
- La Russia prova a mettere le mani sulla Lituania
- La Lituania e le basi Nato
- La Russia manovra nel Mar Baltico
La Russia prova a mettere le mani sulla Lituania
Nelle scorse ore la Duma, ossia la camera bassa dell’Assemblea federale russa, ha presentato un disegno di legge che mira ad annullare l’indipendenza della Lituania, la quale ‘cammina’ da sola da ormai 31anni fa, da quando cioè ci fu il crollo dell’Unione Sovietica.
In particolare, il deputato Yevgeny Fyodorov di Russia Unita, il partito capeggiato da Vladimir Putin, ha presentato un disegno di legge che annulla la risoluzione del Consiglio di Stato dell’URSS “Sul riconoscimento dell’indipendenza della Repubblica di Lituania”.
Il presidente russo Vladimir Putin
Il disegno di legge è disponibile nella banca dati della Duma. Il testo sostiene che quella risoluzione fosse “illegale”, in quanto adottata da un organo “incostituzionale in violazione di alcuni articoli della costituzione sovietica”. Il parlamentare ha così sottolineato che in Lituania non si è tenuto “alcun referendum sulla secessione dall’URSS” e non è stato fissato “alcun periodo transitorio per risolvere questioni controverse”.
Yevgeny Fyodorov ha inoltre sostenuto che la Costituzione della Federazione Russa contiene l’articolo 67.1, secondo il quale “la Federazione Russa è il successore legale dell’URSS sul suo territorio”. Allo contempo, nel marzo 1991 si è svolto un referendum nella stessa Unione Sovietica, in cui la maggioranza dei cittadini ha votato per la conservazione dell’URSS come un unico stato, ha sottolineato Fedorov.
L’indipendenza della SSR lituana fu riconosciuta in data 6 settembre 1991. Prima di allora, nel marzo 1990, il Consiglio supremo della LSSR promulgò una legge che ribattezzò il piccolo Paese baltico in Repubblica di Lituania e proclamò un atto per il ripristino della sua indipendenza.
La Lituania e le basi Nato
La Lituania è terra in cui ha sede una base Nato, che ha un campo di addestramento a Parabrade, a circa 60 km dalla capitale Vilnius. Dal 2017, nel Paese baltico c’è un battaglione Nato, che, a oggi, conta 1.600 soldati (inizialmente ve ne erano 1.200). L’operatività di tale sarà allargata con dotazione di armi pesanti.
Al fianco della Lituania si sta muovendo la Germania. Il cancelliere Olaf Scholz ha fatto sapere che garantirà alla Repubblica baltica l’invio di altre centinaia di militari per il piano di rafforzamento del fianco est della Nato. Questo battaglione sarà sotto comando tedesco, con metà dei militari che si posizionerà in Lituania mentre l’altra metà stazionerà in Germania.
Per Scholz, una simile mossa “accrescerà enormemente le capacità operative” del battaglione. “Difenderemo ogni centimetro di territorio Nato in caso di attacco”, ha evidenziato.
La Russia manovra nel Mar Baltico
Nelle scorse ore la Russia ha annunciato manovre militari nel Mar Baltico a largo di Kaliningrad, l’enclave russa sulla costa baltica tra la Polonia e la Lituania. Il ministero della Difesa russo ha reso noto che alle manovre che si svolgono oggi partecipano “60 navi da guerra, oltre 40 aerei ed elicotteri e duemila unità della Flotta Baltica”. Continua la guerra ‘muscolare’ tra Nato e Mosca.