La Russa Jr difeso dal padre, il presidente del Senato in tribunale contro Report: "Credo alla sua innocenza"
Ignazio La Russa difende il figlio e torna in tribunale per la denuncia a Report. Risponde anche alla questione Equalize e i dossieraggi illeciti
Ignazio La Russa difende il figlio, indagato per violenza sessuale, dichiarando di credere alla sua innocenza. In tribunale, il presidente del Senato ha contestato la richiesta di archiviazione della sua denuncia contro Report per diffamazione, legata a due puntate che avrebbero offeso l’onorabilità della sua famiglia. La vicenda si intreccia con l’inchiesta su Equalize.
- Ignazio crede nell'innocenza di La Russa Jr
- In tribunale per la denuncia contro Report
- Cosa ha detto su Equalize
Ignazio crede nell’innocenza di La Russa Jr
Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha dichiarato di credere nell’innocenza del figlio Leonardo Apache, indagato a Milano per violenza sessuale insieme a un amico. La Russa ha affermato: “Nessuno mi può vietare di credere interamente alla innocenza di mio figlio e comunque mi affido ai magistrati”, ribadendo la sua fiducia nella giustizia.
Ignazio La Russa ha mantenuto un atteggiamento riservato sulla vicenda, evitando dichiarazioni pubbliche fino a quando è stato notato dai cronisti al Palazzo di Giustizia di Milano.
Fonte foto: IPA
La vicenda familiare si è intrecciata con un’altra battaglia legale, quella contro la trasmissione Report, accusata di aver offeso l’onorabilità della famiglia La Russa.
In tribunale per la denuncia contro Report
La Russa si è presentato al Palazzo di Giustizia di Milano per un’udienza di opposizione all’archiviazione relativa a una denuncia per diffamazione aggravata contro Report.
La querela riguarda due puntate del programma andate in onda nell’ottobre 2023, intitolate “La Russa Dinasty”, che, secondo La Russa, avrebbero utilizzato documenti e testimonianze di dubbia veridicità, lesive dell’onore della sua famiglia. La Procura ha richiesto l’archiviazione, riconoscendo il diritto di cronaca, ma La Russa si è opposto tramite il suo legale Alessandro Contessini, chiedendo ulteriori approfondimenti di indagine e l’audizione di testimoni, tra cui Ilda Boccassini.
Durante l’udienza, La Russa ha dichiarato di aver agito “per difendere l’onorabilità della mia famiglia e in particolare di mio padre”, aggiungendo che le ricostruzioni di Report erano basate su “pseudo-informative” e informazioni “tratte da Wikipedia”. La decisione del gip Silvia Perrucci sull’archiviazione o sul proseguimento delle indagini è attesa nei prossimi giorni.
Cosa ha detto su Equalize
La vicenda privata di La Russa Jr si è intrecciata con l’inchiesta su Equalize, una società di dossieraggio illecito che ha portato a diversi arresti. Samuele Calamucci, uno degli hacker coinvolti, ha parlato di una presunta telefonata tra Ignazio La Russa ed Enrico Pazzali, presidente autosospeso di Fondazione Fiera Milano e titolare di Equalize, riguardante la vicenda di Leonardo Apache La Russa.
Ignazio La Russa ha negato categoricamente di aver mai discusso del caso con Pazzali, dichiarando: “Non mi ricordo quella telefonata, ma tutto è possibile. Comunque non ho mai saputo che esistesse quella società di cui era proprietario”. Ha inoltre chiarito di non avere mai avuto alcun sospetto sull’attività di dossieraggio di Equalize, aggiungendo: “Mai avrei potuto immaginare che il capo della Fondazione Fiera di Milano avesse un’agenzia spionistica”.
Un altro elemento emerso dall’inchiesta riguarda una presunta telefonata tra Pazzali e un militare sulla planimetria della casa di La Russa, ma il presidente del Senato ha minimizzato la vicenda con ironia, dichiarando: “Tendo a credere che fosse una persona che non conoscevo, altrimenti la chiedeva a me la planimetria”.
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