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La previsione di Vittorio Sgarbi per le elezioni: chi vincerà secondo il critico d'arte e politico

Il celebre critico d'arte e parlamentare Vittorio Sgarbi ha "fatto le carte" alle prossime elezioni politiche e non ha dubbi: ecco come andrà

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Mancano pochi giorni al voto per le elezioni politiche del 25 settembre 2022, ma secondo Vittorio Sgarbi l’esito è già scritto. Il celebre critico d’arte e politico ha detto la sua: ecco chi vincerà le elezioni e chi diventerà premier secondo lui.

Vittorio Sgarbi sicuro: vincerà la Meloni

Non serve probabilmente la sfera di cristallo per capire come potrebbero finire le prossime elezioni in programma nel fine settimana, tanto che c’è già chi rompe gli indugi e non gioca di scaramanzia. Vittorio Sgarbi, da anni volto politico del Centrodestra, è sicuro che la sua coalizione potrebbe anche superare il 50%.

Durante un’intervista a Rtl 102.5, il vulcanico critico d’arte candidato a Bologna si è spinto oltre e ha dato la sua previsione non solo sul voto ma anche sulla prossima formazione di Governo: la carica di Presidente del Consiglio dei Ministri andrà “a Giorgia Meloni in maniera assolutamente naturale”.

Vittorio Sgarbi e Giorgia MeloniFonte foto: ANSA
Vittorio Sgarbi e Giorgia Meloni

Il Presidente Mattarella, a quel punto, per Sgarbi dovrà prendere atto del risultato e “quando non ci sarà possibilità di alternativa rispetto ai numeri dovrà indicare la Meloni, che formerà il primo governo tecnico”.

La previsione sugli altri partiti politici

Vittorio Sgarbi non si è limitato a guardare dalla sua parte del campo, ma ha snocciolato anche numeri e previsioni su altri partiti che si sono dati battaglia in questi due mesi scarsi di campagna elettorale. A partire dal Terzo Polo di Carlo Calenda.

“Anche se dovesse prendere il 10 guadagnerebbe 26 deputati e 13 senatori – ha detto nell’intervista – Cosa può fare quando dall’altra parte ne abbiamo 260?”. Un’impotenza che per il politico e sindaco di Sutri riguarda anche altri schieramenti.

Se il Centrodestra può contare su quattro partiti riconoscibili e le forze di centro come il suo Noi Moderati, lo stesso non si può dire altrove: “Il partito di Tabacci e Di Maio cosa crede che possa prendere a Trieste o a Bologna? 0,3 per cento”. Emma Bonino  di +Europa invece “Cosa varrà? 1,1, 1,2”, Fratoianni “totalmente fuori dall’agenda Draghi, antiamericano e contro le armi” e infine Bonelli sarebbe “predestinato al fallimento”.

La carriera politica di Vittorio Sgarbi

Qualora dovesse venire eletto al Senato nel collegio uninominale Emilia-Romagna – 03 (Bologna) e come capolista nel collegio plurinominale Lombardia – 02, per Sgarbi si tratterebbe della sesta legislatura da parlamentare.

Una lunga carriera politica che a livello nazionale l’ha portato ad essere prima Europarlamentare tra il 1999 e il 2001, quindi Sottosegretario di Stato al Ministero dei beni e delle attività culturali tra il 2001 e il 2002.

All’attività da deputato, ha affiancato anche numerosi incarichi regionali e comunali: Sindaco di San Severino Marche (1992-93), di Salemi (2008-2012) e attualmente di Sutri dal 2018. Per la Regione Siciliana, inoltre, è stato brevemente Assessore ai Beni Culturali da novembre 2017 a marzo 2018.

In mezzo a queste esperienze, tante ospitate nei salotti politici e infiniti scontri sia dal piccolo schermo che tramite i social – l’ultimo pochi giorni fa contro Alessandro Gassmann per un tweet sulla Regina Elisabetta II.

vittorio-sgarbi Fonte foto: IPA
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