La Corte Suprema autorizza a bruciare il Corano in Svezia: ma la sentenza ostacolerà l'adesione alla Nato
In Svezia bruciare il Corano non è reato. Ma la Turchia minaccia di ostacolare l'adesione di Stoccolma alla Nato finché acconsentirà a queste proteste
In Svezia bruciare il Corano non è reato. Lo ha stabilito la Corte suprema svedese, annullando la decisione della polizia locale. Si temono adesso rappresaglie nel Paese e che la sentenza possa ostacolare l’ingresso della Svezia nella Nato.
La decisione della Corte
La stessa Corte suprema svedese ha reso nota la sentenza nella mattina di martedì 4 aprile, comunicando che nel Paese non è vietato bruciare il Corano.
La decisione di fatto annulla quanto precedentemente stabilito dalla polizia, che a febbraio 2023 aveva respinto una nuova richiesta di bruciare una copia del Corano davanti all’ambasciata irachena a Stoccolma.
Rasmus Paludan, attivista di estrema destra, mentre brucia il Corano davanti l’ambasciata turca a Stoccolma a gennaio 2023
Intanto cresce l’allarme per una risposta violenta dopo la decisione della Corte.
I servizi segreti svedesi hanno annunciato nella stessa giornata di martedì anche l’arresto di 5 persone sospettate di preparare un “atto terroristico” come rappresaglia per la copia del Corano data alle fiamme da parte di un estremista di destra a gennaio.
Il precedente dell’attivista di estrema destra
La decisione arriva per un motivo. A gennaio 2023 un attivista della destra estremista, Rasmus Paludan, aveva bruciato una copia del testo sacro durante una manifestazione, vicino all’ambasciata turca a Stoccolma.
Il gesto aveva suscitato dure reazioni da parte di tutto il mondo musulmano.
Hanno fatto seguito numerose proteste pacifiche in piazza, ma anche diversi “appelli internazionali a commettere attentati in Svezia“, ha dichiarato Susanna Trehörning, dell’unità anti-terrorismo della polizia di sicurezza, citata dall’agenzia di stampa Tt.
L’adesione alla Nato
La sentenza della Corte potrebbe, però, essere destinata ad avere un impatto sulla candidatura della Svezia all’adesione alla Nato.
La Turchia, infatti, Paese membro dell’Alleanza, ha affermato che non consentirà alla Svezia di aderire finché saranno consentite nel Paese scandinavo questo tipo di proteste.
In Svezia, però, tali manifestazioni sono protette dalla libertà di parola.
La Svezia necessita della ratifica della richiesta di adesione da parte dei parlamenti di tutti i membri della Nato.
Così come accaduto per la Finlandia, che ha chiesto l’adesione alla Nato contemporaneamente alla Svezia, già diventata membro dell’Alleanza.