La 22enne che ha denunciato il figlio di La Russa dai pm a Milano: ascoltate anche altre tre ragazze
La 22enne che accusa Leonardo Apache La Russa di violenza sessuale davanti ai pm: dopo di lei tocca ad altre 3 ragazze, tra cui la migliore amica
Dopo i messaggi e le indiscrezioni apparse sui giornali, i pm di Milano hanno ascoltato la 22enne che ha denunciato di essere stata violentata da Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato. L’audizione è iniziata negli uffici della polizia della città lombarda, intorno alle ore 12 di martedì 11 luglio. Sarebbe durata circa 3 ore. A seguire, sono state ascoltate altre due ragazze presenti in discoteca lo scorso 18 maggio, più la migliore amica con cui la presunta vittima avrebbe chattato il mattino seguente.
L’audizione della 22enne davanti ai pm
La 22enne che accusa La Russa si è presentata davanti al procuratore aggiunto Letizia Mannella e al pm Rosaria Stagnaro, ma anche agli investigatori della Squadra Mobile, negli uffici della polizia poco prima di mezzogiorno.
Mannella e Stagnaro sono titolari dell’inchiesta condotta proprio dalla Mobile e seguita anche dal procuratore Marcello Viola.
Ignazio La Russa, presidente del Senato
Secondo quanto riferito dall’Adnkronos, nelle 3 ore di colloquio la 22enne avrebbe “raccontato quello che è accaduto”.
La denuncia
Nella denuncia, depositata il 29 giugno dal suo legale Stefano Benvenuto, la 22enne avrebbe raccontato di essersi risvegliata nel letto di Leonardo Apache la Russa, ex compagno di liceo, dopo averlo incontrato nella discoteca Apophis di via Merlo.
Avrebbe aggiunto di non ricordare più nulla di quanto accaduto.
Secondo la versione della 22enne, il figlio del presidente del Senato le avrebbe detto che aveva avuto rapporti con lui e con un suo amico, un dj della serata.
Chattando quel mattino con l’amica, la ragazza avrebbe detto che lui potrebbe averla “drogata” offrendole un cocktail.
L’inchiesta
Dopo il 3 luglio, ricevuta la querela, la Procura ha aperto un’inchiesta per violenza sessuale a carico di la Russa.
Circa una settimana dopo è stato identificato l’amico dj, che potrebbe aver preso parte a una violenza di gruppo.
Stando a quanto riferito da fonti giudiziarie, allo stato attuale il dj non sarebbe indagato, anche perché non sarebbe stata completata del tutto la procedura di identificazione.
Intanto, il cellulare di Leonardo Apache La Russa non sarebbe ancora stato sequestrato, mentre gli investigatori starebbero lavorando su molti elementi, come le analisi di altri telefoni, immagini di telecamere di sorveglianza e testimonianze.
Sentite altre tre ragazze
Oltre alla giovane, secondo quanto riferito dall’Ansa, saranno ascoltate altre tre ragazze, tra cui un’amica della presunta vittima e una conoscente incontrata in discoteca, in pieno centro, la sera del 18 maggio, giorno in cui si sarebbe consumata la violenza sessuale.
La terza ragazza che sarà ascoltata dai pm sarà la migliore amica della 22enne, che non ha preso parte alla serata del 18 maggio e non può essere testimone diretta dell’accaduto, ma con cui la presunta vittima avrebbe chattato la mattina dopo raccontandole cosa fosse successo.
Sarebbe stata proprio questa ragazza a convincere la 22enne a raccontare tutto alla madre e a recarsi alla clinica Mangiagalli di Milano: recatasi lì nel pomeriggio del 19 maggio, avvertendo “fastidio e dolore nelle parti intime”, sarebbe stata visitata seguendo la procedura per i casi di stupro.
Una volta certificata la presenza di “ecchimosi superficiale di 2,5 e 1,5 cm a livello della cute del collo a destra” e un “graffio non sanguinante di cm 5 a livello della faccia laterale della coscia sinistra”, la ragazza avrebbe riferito di non aver voluto parlare dei fatti “per vergogna” e in particolare 11 giorni dopo l’accaduto di non aver risposto “per paura” a una chiamata su Instagram di Leonardo Apache La Russa, che non avrebbe avuto il suo numero di cellulare diretto ma solo i contatti social.