Geert Wilders ha vinto le elezioni in Olanda con l'ultradestra: dal legame con Salvini al cartello anti-Italia
L'estrema destra di Geert Wilders ha vinto inaspettatamente le elezioni in Olanda: dal rapporto con Salvini alla storia del cartello contro l'Italia
Svolta a destra, quella estrema. Poco dopo la mezzanotte di giovedì 23 novembre, i primi risultati delle elezioni in Olanda hanno sancito la vittoria del Partito per la libertà (Pvv) del leader anti-Islam Geert Wilders. Netto il distacco nei confronti della lista formata dai socialdemocratici e dai Verdi (PvDA-GL), guidata da Frans Timmermans, ma anche dei liberali di destra (Vvd) del premier uscente, Mark Rutte, guidati da Dilan Yesilgoz, al 14,4%. Chi è Wilders e quali sono i rapporti con l’Italia, in particolar modo con Giorgia Meloni e Matteo Salvini.
- Chi ha vinto le elezioni in Olanda
- Chi è Geert Wilders
- La sinergia con Meloni e Salvini
- La reazione di Fdi alla vittoria di Wilders
- La reazione della Lega alla vittoria di Wilders
- Il M5S contro Wilders e il cartello contro l'Italia
Chi ha vinto le elezioni in Olanda
Wilders ha nettamente vinto le elezioni in Olanda, ma resta un grande dubbio: riuscirà a formare il Governo?
Secondo il leader del Partito della Libertà, ovviamente sì: per la maggioranza servono 76 seggi sui 150 totali. Wilders dovrebbe conquistarne 37 (il doppio rispetto a quelli pre-elezioni).
Prima del voto, gli altri partiti principali avevano dichiarato ufficialmente che non si sarebbero alleato con il Pvv, a causa delle politiche di estrema destra di Wilders: dopo l’esito delle urne, però, qualcosa potrebbe cambiare.
La speranza di Wilders è duplice: guarderebbe a Dilan Yesilgöz (la leader del partito liberale VVD, di centrodestra: 24 seggi) e Pieter Omtzigt (deputato che ha appena creato un nuovo soggetto politico, il Nuovo contratto sociale, capace di aggiudicarsi 20 seggi). Entrambi si sono congratulati con Wilders per il suo successo.
L’unica certezza, al momento, è che la vittoria dell’ultradestra ha scosso la politica olandese.
Chi è Geert Wilders
Geert Wilders è una valanga destinata a sconvolgere gli equilibri nazionali, e non solo.
Alcune delle sue politiche:
- indire un referendum per lasciare l’Unione europea, la cosiddetta Nexit, pur riconoscendo che – al momento – non esisterebbe una volontà nazionale per uscire dall’Ue;
- posizione dura nei confronti dell’Islam: vorrebbe mettere al bando moschee e scuole islamiche, vietare il Corano ma anche l’ingresso nel Paese ai musulmani (anche se durante la campagna elettorale ha decisamente moderato i toni islamofobici);
- chiudere le frontiere ai richiedenti asilo.
La sinergia con Meloni e Salvini
Non mancano i sostenitori di Wilders fuori dall’Olanda: tra questi ci sono anche Giorgia Meloni e Matteo Salvini.
Dopo il successo della coalizione di centrodestra guidata proprio dall’attuale premier, Wilders si era congratulato con i leader di FdI e Lega pubblicando una foto sul suo profilo Facebook:
La reazione di Fdi alla vittoria di Wilders
Non sorprendono quindi le parole di apprezzamento di Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d’Italia-Ecr al Parlamento europeo, che sottolinea come “dopo l’Argentina (con la vittoria dell’ultradestra di Milei, ndr), l’effetto Schlein si abbatte sulle elezioni olandesi. Anche in questo caso non è bastato l’accorato endorsement della segretaria Dem per evitare all’ex Commissario Ue alle eurofollie green Frans Timmermans e al suo listone rosso-verde una sonora sconfitta”.
Poi, nella nota, Fidanza aggiunge di sperare confidare nell’impegno “per la difesa dei confini esterni dall’immigrazione irregolare, come già avviato con il sostegno del premier Rutte all’accordo Ue-Tunisia voluto da Giorgia Meloni, potranno essere terreni di incontro fertili con il Governo italiano. Buon lavoro a chi dovrà tentare di costruire questa nuova prospettiva”.
La reazione della Lega alla vittoria di Wilders
Sulla stessa lunghezza d’onda anche la Lega di Matteo Salvini, attraverso una nota degli europarlamentari Marco Zanni (presidente gruppo Id) e Marco Campomenosi (capo delegazione del Carroccio): “I risultati elettorali nei Paesi Bassi, che vedono il trionfo degli alleati della Lega, sono un segnale importante per tutta l’Europa, che non può e non deve essere ignorato”.
E ancora: “I cittadini hanno premiato chi, come Wilders, ha messo al centro la contestazione di certi eccessi, la tutela dell’identità contro il fondamentalismo islamico e la sicurezza dei cittadini. Anni di propaganda e narrazione Ue che, quando devono fare i conti con la realtà, vengono spazzati via dal voto dagli elettori”.
“Nessun centesimo all’Italia”: il cartello esposto da Geert Wilders nel luglio 2020, durante la visita in Olanda dell’allora premier Giuseppe Conte
Il M5S contro Wilders e il cartello contro l’Italia
Decisamente opposta la reazione del M5S, che arriva attraverso Tiziana Beghin, capodelegazione al Parlamento europeo:”Wilders è il peggior nemico dell’Italia e la Lega anziché esultare spieghi come farà a difendere gli interessi del nostro Paese se il partito di Geert Wilders, che ha più volte espresso posizioni italofobe, andrà al Governo. Noi non dimentichiamo quando, in occasione dell’approvazione del Next Generation EU, Geert Wilders manifestava con un cartello appeso al collo nel quale c’era scritto ‘nessun centesimo per l’Italia’”.