L'assicurazione a scuola la paga lo Stato: estensione per gli infortuni di studenti e dipendenti, cosa cambia
Le novità nel campo dell'assicurazione scolastica, coperture, responsabilità e possibili cambiamenti. In quali casi paga lo Stato per gli infortuni
In arrivo una nuova iniziativa del Governo che riguarda l’estensione dell’assicurazione scolastica, un argomento di grande rilevanza per il settore dell’istruzione e le famiglie italiane. L’iniziativa, basata sull’articolo 18 del Decreto Lavoro, prevede un ampliamento delle coperture assicurative in ambito scolastico, passando dagli ambienti di laboratorio e palestre a tutti gli ambienti di istruzione e formazione. Un investimento di 17,3 milioni di euro in tal senso è stato destinato per l’anno scolastico 2023/2024.
Le novità sull’assicurazione a scuola
Lo Stato si farà quindi carico dell’assicurazione scolastica. La legge n.85 del 3 luglio scorso, che ha convertito il decreto legge del 4 maggio, ha introdotto importanti cambiamenti nel mondo della scuola, con particolare attenzione all’ambito assicurativo.
L’estensione dell’assicurazione agli incidenti a scuola coprirà ora sia gli studenti che il personale didattico durante le attività di insegnamento e apprendimento. Questo vale indipendentemente dal tipo di istruzione o formazione, che si tratti di scuole professionalizzanti o ITS.
Fra le novità dell’anno scolastico 2023/2024 quello dell’assicurazione di cui si farà carico lo Stato
Inoltre, è stata posta particolare attenzione al danno in itinere per il personale scolastico, insieme all’ampliamento delle tutele per gli studenti durante le gite e altre attività extracurriculari.
Un fondo speciale
Questo decreto ha anche istituito un fondo per i familiari degli studenti che, in modo tragico, hanno perso la vita durante le attività formative, come previsto all’articolo 17. Le risorse messe a disposizione per gli infortuni dal 2018 ad oggi ammontano a 10 milioni di euro, con ulteriori 2 milioni previsti a partire dal 2024.
Questa nuova legge rappresenta una svolta significativa nel sistema scolastico italiano. Le famiglie non dovranno più preoccuparsi di pagare l’assicurazione scolastica, poiché lo Stato si assumerà questa responsabilità.
La responsabilità civile
Tuttavia, è essenziale chiarire che questa copertura assicurativa si riferisce esclusivamente agli infortuni e non include situazioni di responsabilità civile da parte degli operatori scolastici o degli studenti.
Questo è particolarmente rilevante in casi in cui un comportamento degli studenti causa danni a coetanei o alle strutture scolastiche, come arredi.
Un’altra questione da considerare è il rinnovo delle polizze assicurative già in corso all’inizio dell’anno scolastico. In tali casi, è importante capire se le famiglie riceveranno un rimborso o se le polizze esistenti verranno adattate per migliorarne le prestazioni. Va sottolineato che questa iniziativa non è di natura “strutturale” e richiederà ulteriori finanziamenti attraverso la prossima legge di bilancio.