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Jannik Sinner si accorda con la Wada sul caso Clostebol ed evita il Tas: la squalifica e quando torna in campo

Jannik Sinner ha raggiunto un accordo con l'agenzia antidoping mondiale Wada sul caso Clostebol: niente Tas e tre mesi di squalifica

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Svolta nel caso Clostebol: Jannik Sinner evita il giudizio del Tas e si accorda con la Wada per chiudere una vicenda che si trascinava da oltre un anno. Il tennista azzurro numero uno al mondo dovrà scontare una squalifica di tre mesi, dal 9 febbraio al 4 maggio 2025.

Caso Clostebol, Jannik Sinner si accorda con la Wada

Dopo oltre un anno si chiude il caso Clostebol che aveva coinvolto Jannik Sinner, trovato positivo al farmaco, una sostanza vietata, nel marzo 2024.

Nella giornata di sabato 15 febbraio la Wada, l’agenzia mondiale antidoping, ha annunciato di aver raggiunto un accordo con il tennista numero uno al mondo per chiudere il caso.

Jannik SinnerFonte foto: ANSA
 A fine gennaio Sinner ha conquistato gli Australian Open 2025

Sinner sconterà una squalifica di tre mesi. In virtù di questo accordo decade il ricorso davanti al Tas, che era previsto per il 16 e 17 aprile.

Squalifica di tre mesi, quando torna in campo

Come si legge sul sito della Wada, la squalifica scatta il 9 febbraio 2025 e si concluderà il 4 maggio 2025.

Secondo i termini dell’accordo, il campione altoatesino potrà tornare ad allenarsi ufficialmente a partire dal 13 aprile 2025.

Dunque Sinner salterà 4 tornei Masters 1000 ma potrà giocare agli Internazionali d’Italia a Roma, in programma dal 29 aprile al 18 maggio.

I motivi dell’accordo Sinner-Wada

Nel suo comunicato, l’agenzia antidoping afferma di aver accettato le spiegazioni fornite dall’atleta per la violazione.

In un primo giudizio Sinner era stato prosciolto dalle accuse perché un’inchiesta era arrivata alla conclusione che si era trattato di una contaminazione involontaria, provocata da un farmaco usato dal fisioterapista del tennista.

La Wada riconosce che Sinner “non aveva intenzione di barare e che la sua esposizione al Clostebol non ha fornito alcun beneficio in termini di prestazioni, avvenendo a sua insaputa a causa della negligenza di alcuni membri del suo entourage”.

Tuttavia secondo il codice antidoping “un atleta è ritenuto responsabile della negligenza del proprio entourage“.

Pertanto, “considerando l’unicità dei fatti di questo caso, è stata ritenuta appropriata una sospensione di tre mesi”.

Alla luce dell’accordo la Wada ha ritirato il ricorso che aveva presentato al Tas, il cui giudizio era previsto per il prossimo aprile.

Le parole di Jannik Sinner

“Questo caso pendeva su di me ormai da quasi un anno e il processo aveva ancora tempi lunghi, con una decisione che forse sarebbe arrivata solo alla fine dell’anno”, ha detto Sinner commentando l’accordo con la Wada.

“Ho sempre accettato di essere responsabile della mia squadra e ritengo che le rigide regole della Wada siano una protezione importante per lo sport che amo”.

“Su questa base ho accettato l’offerta della Wada di risolvere il presente procedimento sulla base di una sospensione di tre mesi”.

La reazione di Kyrgios

Non aspettava altro. Dopo l’annuncio dell’accordo tra Sinner e Wada Nick Kyrgios, da mesi critico con il numero uno del mondo, commenta la vicenda parlando di un “triste giorno per il tennis”.

“Quindi la Wada esce allo scoperto e dice che sarebbe una squalifica di 1-2 anni. Ovviamente il team di Sinner ha fatto tutto ciò che era in suo potere per andare avanti e prendere una squalifica di 3 mesi, senza titoli persi, senza premi in denaro persi”, scrive il tennista australiano su X.

“Colpevole o no? Giornata triste per il tennis. L’equità nel tennis non esiste”, conclude.

jannik-sinner-squalifica Fonte foto: ANSA
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