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Ius scholae, chi lo propone e chi s'oppone: le posizioni dei partiti sulla cittadinanza a chi studia in Italia

Sullo Ius scholae la politica si è divisa: alcuni partiti spingono per la cittadinanza ai figli degli immigrati dopo 5 anni, altri dopo 10 anni. Lega e FdI fanno muro

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Lo Ius scholae torna a spaccare la politica italiana: le opposizioni lo reclamano a gran voce mentre Lega e Fratelli d’Italia fanno barriera. Forza Italia si sfila dalla posizione della coalizione di governo e, per bocca del segretario Antonio Tajani, dichiara un’apertura. “Essere italiano, essere europeo, ed essere patriota non è legato a sette generazioni, ma a quello che sei tu”, aveva detto Tajani sollevando le critiche degli alleati. Di seguito le posizioni dei vari partiti politici in merito allo Ius scholae.

Cos’è lo Ius scholae

In generale, lo Ius scholae è il diritto di acquisire la cittadinanza al compimento di un ciclo di studi.

Nel caso italiano, secondo la proposta depositata alla Camera, lo Ius scholae prevede il riconoscimento della cittadinanza italiana a tutti quei giovani nati in Italia da genitori immigrati (oppure arrivati prima del compimento dei 12 anni), che abbiano la residenza in Italia e che abbiano frequentato regolarmente almeno 5 anni di studio nel nostro Paese, in uno o più cicli scolastici.

Matteo Salvini e Antonio TajaniFonte foto: ANSA

Matteo Salvini (Lega) e Antonio Tajani (Forza Italia).

Ma non solo: nella bozza è inoltre scritto che “nel caso in cui la frequenza riguardi la scuola primaria, è necessario aver concluso positivamente il corso medesimo”.

Braccio di ferro Lega-Forza Italia sullo Ius scholae

Dopo la proposta di Tajani, fra Lega e Forza Italia si è innescato un braccio di ferro a distanza. Il partito di Salvini ha accusato la guida di Forza Italia di voler minare la stabilità del governo.

I leghisti hanno inoltre tirato fuori un vecchio video che ritrae Silvio Berlusconi intervistato da Fabio Fazio. Nel filmato il Cav si diceva contrario a Ius soli e Ius scholae con 5 anni di studio.

Dopo 24 ore Forza Italia ha replicato utilizzando la stessa arma: un filmato in cui Berlusconi si diceva invece favorevole alla cittadinanza ai minori stranieri che avevano completato la scuola dell’obbligo.

Chi è favorevole allo Ius scholae e chi no

Di seguito una panoramica sulla posizione dei partiti politici in merito allo Ius scholae.

Forza Italia è favorevole allo Ius scholae. L’apertura è arrivata direttamente dal leader Antonio Tajani, come detto. Il portavoce di Forza Italia, Raffaele Nevi, ha però aggiunto qualcosa: il partito sarebbe favorevole al riconoscimento della cittadinanza alla conclusione delle scuole dell’obbligo. Si tratta di un ciclo di 10 anni, dunque, e non di 5 come prevede la proposta di legge presentata nel 2022 dal deputato pentastellato Giuseppe Brescia.

Lega contraria allo Ius scholae, come detto. Matteo Salvini ha dichiarato che la proposta non è una priorità del Governo. Salvini ha anche dichiarato che “siamo il Paese europeo che, da anni, dà più cittadinanza ai cittadini stranieri, quindi, io ritengo assolutamente di buonsenso il compimento del diciottesimo anno e la conoscenza della lingua come requisiti per ottenere la cittadinanza”.

Fratelli d’Italia si è espresso tramite il capogruppo alla Camera Tommaso Foti: “Ci sia consentito dire una cosa agli alleati: nel programma di governo non c’è questo argomento e non c’è neanche nei singoli programmi dei partiti. Gli elettori hanno votato un programma: è legittimo discutere di questioni esterne al programma, ma c’è il fondato dubbio che questo sia un argomento speculare dell’opposizione per creare confusione nella maggioranza”. Per Fratelli d’Italia se ne discuterà “quando e qualora ci sarà una proposta di legge scritta, per valutarla nel dettaglio”. La proposta, in realtà, c’è da due anni.

Il Partito Democratico non è solo favorevole allo Ius scholae, ma negli anni si è mostrato aperto anche ad altre forme di cittadinanza più incisive, come lo Ius soli.

Il Movimento 5 Stelle, essendo il partito promotore della proposta di legge base dello Ius scholae, ne è chiaramente a favore.

Noi moderati di Maurizio Lupi appoggia la posizione di Forza Italia: “Siamo favorevoli allo Ius Scholae, riteniamo che sia giusto concedere la cittadinanza dopo due cicli di studio completi. Non c’è nessuna spaccatura nella maggioranza, si può affrontare il tema senza pregiudizi sia nella coalizione sia con un dialogo aperto in Parlamento. Invitiamo, per questo, l’opposizione a confrontarsi nel merito senza strumentalizzazioni”.

Azione di Carlo Calenda sostiene (polemicamente) la posizione di Forza Italia: “Tajani ha passato l’estate a spiegare che lo Ius scholae era una priorità per Forza Italia. Alla ripresa dei lavori parlamentari diventa un accessorio. Azione proporrà in Parlamento lo ius scholae negli esatti termini richiesti da Forza Italia”.

Italia Viva di Matteo Renzi apre allo Ius scholae: “Lo Ius Scholae è una riforma che si attende da troppo tempo. Doveroso concedere la cittadinanza ai bambini e ai ragazzi di origine straniera che hanno frequentato un ciclo di studi di cinque anni”, ha dichiarato Marietta Tidei, capogruppo al Consiglio regionale del Lazio.

Favorevoli
(5 anni)
Favorevoli (10 anni) Contrari o attendisti
PD FI Lega
M5S Noi moderati FdI
Italia Viva Azione

 

Ius scholae chi è a favore e chi è contro Fonte foto: 123RF
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