Italiani rapiti in Mali, l'appello della famiglia: "Abbiamo paura, chiediamo allo Stato di intervenire"
Non trapelano ancora notizie sui tre italiani sequestrati in Mali, la famiglia chiede aiuto allo Stato per riabbracciarli
Sono ore di apprensione sulla sorte dei tre italiani, un uomo con sua moglie e il figlio, che sono stati rapiti nelle scorse ore in Mali. Si tratta di Rocco Langone, della moglie Donata e del figlio Giovanni, dei quali non si hanno notizie da alcuni giorni e per i quali si è mossa anche la Farnesina.
Italiani rapiti, l’appello della famiglia
A preoccuparsi più di tutti, ovviamente, è la famiglia dei tre italiani rapiti. Vito Langone, fratello di Rocco, raggiunto dall’Ansa, ha sottolineato: “Abbiamo paura perché sappiamo che chi ha preso i nostri famigliari è molto pericoloso. Chiedo allo Stato italiano che li faccia tornare a casa al più presto“.
“Siamo in attesa. Fino ad ora non ci hanno fatto sapere ancora niente” ha proseguito Vito Langone raccontando che Rocco, operaio, si è trasferito in Mali dopo essere andato in pensione. La casa di famiglia di Rocco e Donata a Triuggio, paese di circa 9mila abitanti in Brianza, non è abitata da tempo e ha finestre sbarrate, erba alta e ragnatele.
Il fratello, ha poi svelato: “Era felicissimo. Si era trasferito in Mali perché lì si viveva bene e anche il clima, con il caldo asciutto, era favorevole. L’altro mio fratello lo aveva sentito per telefono la sera prima del sequestro ed era tranquillissimo, ma i rapitori erano già dietro la sua porta”.
Farnesina al lavoro
La Farnesina, confermando il sequestro dei tre connazionali in Mali, ha assicurato che “l’Unità di Crisi sta profondendo ogni sforzo, in coordinamento con le competenti articolazioni dello Stato, per una soluzione positiva, del caso. A tal fine, il Ministero degli Esteri ribadisce, d’intesa con i famigliari, l’esigenza di mantenere il massimo riserbo”.
Anche il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha “sentito nuovamente” il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, dopo il rapimento di tre italiani rapiti in Mali. Il portavoce di Bardi, che ha reso noto il contatto col ministro, ha sottolineato la necessità di “massimo riserbo” sulla vicenda.
Italiani rapiti, chi sono
I tre sequestrati nel Paese africano sono Rocco Langone, di 64 anni, la moglie, Maria Donata Caivano (conosciuta come Donatella), di 63, residenti da anni a Triuggio (Monza Brianza), e il loro figlio, Giovanni Langone, di 42, residente a Lissone (Monza Brianza).