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Infermieri e vigilante aggrediti in ospedale a Foggia dal figlio del paziente, picchiati col braccio ingessato

Non c'è pace per l'ospedale di Foggia, dove altri due infermieri e un vigilante sono stati aggrediti dal figlio di un paziente al pronto soccorso

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A Foggia continuano le aggressioni nell’ospedale: lunedì 9 settembre il figlio di un paziente in attesa al pronto soccorso ha aggredito due infermieri e un vigilante, colpendoli con un braccio ingessato. L’uomo aveva accompagnato il padre in ospedale, il quale ha avuto un malore durante l’attesa. Si tratta dell’ennesimo episodio di violenza contro i professionisti sanitari all’interno della struttura sanitaria nel giro di pochi giorni.

Infermieri aggrediti all’ospedale di Foggia

È un’ondata di violenza senza fine quella che da qualche giorno si sta verificando all’ospedale Riuniti di Foggia, per qualche ragione diventato teatro di aggressioni ripetute al personale sanitario.

Lunedì 9 settembre l’ennesimo episodio: il figlio di un paziente ha attaccato due infermieri e un addetto alla sicurezza. L’uomo avrebbe utilizzato il proprio braccio ingessato per colpire il personale presente.

riuniti infermieri aggrediti foggiaFonte foto: Tuttocittà

Quello di lunedì 9 settembre è l’ennesimo caso di aggressioni al personale sanitario nel Policlinico di Foggia

La dinamica dell’aggressione in ospedale

Secondo la ricostruzione dell’accaduto, riportata da Ansa, il giovane aveva accompagnato il padre al pronto soccorso. Mentre aspettavano la classificazione dell’urgenza, l’uomo più anziano ha accusato un malore.

In quel momento, il figlio avrebbe perso il controllo, scatenando l’aggressione contro gli operatori sanitari e il vigilante, dando vita nuovamente a una situazione a dir poco tesa all’interno della struttura.

Il commento del direttore generale dell’ospedale

“Disapproviamo con fermezza queste reazioni violente che non giovano affatto. Senza medici e personale sanitario non avremo più la possibilità di farci curare” ha dichiarato il direttore generale del policlinico Riuniti, Giuseppe Pasqualone.

“Bisogna tenere presente che tutta questa rabbia non serve a nulla. La sanità in tutto il mondo risente della cronica carenza di organico. Noi abbiamo un organico dimezzato ma ci impegnamo in tutti i modi per assicurare cure a tutti” ha aggiunto.

“Bisogna avere rispetto reciproco e pazienza quando si giunge in pronto soccorso” ha ammonito Pasqualone. “Bisogna lasciare lavorare il personale in tranquillità. Ognuno cerca di fare il proprio lavoro. Cerchiamo di curare tutti ma bisogna avere comprensione”.

I precedenti nell’ospedale di Foggia

Prima dell’episodio di lunedì, un 18enne è stato arrestato in flagranza di reato dopo aver aggredito con calci e pugni il personale infermieristico del pronto soccorso del policlinico Riuniti di Foggia.

In preda all’ansia, il giovane ha iniziato a insultare due infermieri, poi è passato alla violenza fisica, colpendo uno con calci e pugni e schiaffeggiando l’altro. I carabinieri sono intervenuti per fermarlo, e il ragazzo è stato accusato di lesioni al personale sanitario e resistenza a pubblico ufficiale.

L’incidente segue un’altra aggressione avvenuta pochi giorni prima nello stesso ospedale, dove i medici si erano addirittura barricati per evitare l’ira di venti persone.

infermieri aggrediti foggia Fonte foto: iStock/Ansa
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