Incontro Draghi-Conte, cosa si sono detti: il Movimento resta nel governo? Le parole dell'ex premier
Le richieste del presidente dei pentastellati: reddito di cittadinanza, salario minimo e sostegni alle famiglie e alle imprese
Era oggi il giorno del faccia a faccia tra il presidente del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte, e il premier Mario Draghi.
Un chiarimento che si è reso necessario dopo che alcune voci, smentite da Palazzo Chigi, hanno avvelenato il rapporto tra l’ex banchiere e l’avvocato a capo dei pentastellati.
- Lite Draghi - Conte, cosa è successo: il premier avrebbe chiesto a Grillo di rimuovere l'attuale presidente M5S
- Incontro Draghi - Conte, cosa ha detto il capo del Movimento Cinque Stelle dopo il faccia a faccia
- Le priorità dell'ex premier: reddito di cittadinanza, salario minimo e sostegni alle famiglie e alle imprese
Lite Draghi – Conte, cosa è successo: il premier avrebbe chiesto a Grillo di rimuovere l’attuale presidente M5S
Tutto è successo all’indomani della venuta di Beppe Grillo a Roma per sondare gli animi dei parlamentari. Sono giorni, infatti, in cui il Movimento è agitato, da una parte, dal dibattito sul doppio mandato, dall’altra ha smosso le acque la rottura di uno storico leader come Luigi Di Maio.
Dalle colonne del Fatto Quotidiano il sociologo De Masi ha evocato un retroscena: stando a quanto rivelato dal riferimento dei Cinque Stelle, Draghi avrebbe chiesto a Beppe Grillo di rimuovere Giuseppe Conte dalla guida del Movimento, perché “inadeguato”.
Il dietro le quinte non ha di certo fatto bene ai rapporti tra governo e Movimento, che sostiene l’esecutivo dall’interno della maggioranza: da qui il chiarimento, che doveva essere lunedì, poi è stato rimandato a causa degli impegni di Draghi collegati alla tragedia della Marmolada.
Incontro Draghi – Conte, cosa ha detto il capo del Movimento Cinque Stelle dopo il faccia a faccia
“Abbiamo parlato con Draghi, gli abbiamo consegnato un documento a nome del M5s, abbiamo accumulato un forte disagio politico”, così Giuseppe Conte dopo il faccia a faccia, durato più di un’ora.
“Noi siamo disponibili a condividere una responsabilità di governo come abbiamo fatto fino a qui in modo leale e costruttivo ma occorre un forte segno di discontinuità“.
Le priorità dell’ex premier: reddito di cittadinanza, salario minimo e sostegni alle famiglie e alle imprese
E ancora: “Non permettiamo più – ha detto l’ex premier – che il reddito di cittadinanza sia messo quotidianamente in discussione”.
Il presidente del Consiglio Mario Draghi.
E poi: “Dobbiamo intervenire a favore di famiglie e imprese con un intervento straordinario. 200 euro di bonus non servono. Va tagliato il cuneo fiscale. Dobbiamo intervenire per i lavoratori e sul salario minimo“.
“Draghi – ha spiegato – si prenderà un po’ di tempo per valutare le nostre richieste, non mi aspettavo una risposta immediata, non sarebbe neanche stato serio”.
Il Movimento quindi resta all’interno della maggioranza: nessuna spallata al governo, almeno per il momento. Ma la crisi è davvero rientrata? A questo punto la palla appare nelle mani di Mario Draghi.