Incendio al cimitero Santa Maria del Pianto di Poggioreale a Napoli, rogo e fiamme visibili in tutta la città
Il vasto incendio è scoppiato nel cimitero di Poggioreale, quartiere orientale di Napoli: i cittadini lamentano da anni lo stato di totale abbandono
Nel pomeriggio di giovedì 25 luglio un vasto incendio è scoppiato nel cimitero di Poggioreale, a Napoli, con una densa colonna di fumo nero che si è alzata in cielo rendendo l’aria irrespirabile. Vigili del fuoco e polizia municipale sono intervenuti per controllare le fiamme, con le origini del rogo ancora da accertare appieno. La zona del cimitero è nota per essere in uno stato di marcato abbandono e scarsa manutenzione, aspetti che potrebbero aver favorito il propagarsi del fuoco.
- Incendio a Napoli: le fiamme nel cimitero di Poggioreale
- La dinamica dell'incendio
- La situazione di degrado al cimitero di Poggioreale
Incendio a Napoli: le fiamme nel cimitero di Poggioreale
Le fiamme sono divampate poco dopo le 15 di giovedì nel cimitero di Santa Maria del Pianto a Poggioreale, quartiere nel quadrante orientale di Napoli, noto anche per la presenza del penitenziario partenopeo.
Le fiamme hanno preso piede nella zona sotto il fondo Zavola, vicino al forno crematorio, con accesso da via Santa Maria del Pianto.
L’incendio è divampato nel cimitero di Poggioreale a Napoli
La dinamica dell’incendio
L’incendio avrebbe avuto origine sulla collina all’interno del cimitero, con le fiamme che inizialmente avrebbero coinvolto delle sterpaglie secche.
Una densa colonna di fumo nero, visibile da tutta la città, si è sollevata quindi dalla collina di Poggioreale, rendendo l’aria soffocante.
I vigili del fuoco, in risposta all’ennesima emergenza in queste zone, sono subito intervenuti per delimitare il rogo. Sul posto, a coadiuvare le operazioni anche la polizia municipale.
La situazione di degrado al cimitero di Poggioreale
L’area del cimitero di Poggioreale viene da tempo segnalata dai cittadini come gravemente degradata e sostanzialmente dimenticata dalle amministrazioni.
La situazione è decisamente desolante, come riporta il Corriere della Sera. La vegetazione, rigogliosa e disordinata, ha preso letteralmente il sopravvento su strutture, tombe e cappelle più antiche, in molti casi rendendo anche difficoltoso il passaggio.
Non è raro trovarsi di fronte a bare aperte, profanate da ladri. I viali sono dissestati: qui e là si trovano anche lapidi lasciate in mille pezzi. La struttura che un tempo ospitava i custodi, un edificio a due piani, è completamente sepolta dalla vegetazione.
Diverse persone sui social lamentano lo stato di totale abbandono in cui versa il luogo che, per molti, è quello dell’eterno riposo per i propri cari. Ma nel cimitero vi sono anche numerose personalità illustri: si va da Benedetto Croce a Giovanni Amendola, da Matilde Serao a Francesco Saverio De Sanctis, fino al poeta Salvatore Di Giacomo.
E poi, ben due presidenti della Repubblica come Enrico De Nicola e Giovanni Leone: neanche di loro, apparentemente, le istituzioni si ricordano più.