Incendi in Versilia, nella notte devastate altre aree a Massarosa: nuove evacuazioni
Non si placano gli incendi in Versilia: le operazioni dei vigili del fuoco sono proseguite nella notte, la situazione
Non si placano le fiamme che da due giorni stanno devastando ettari di bosco nel comune versiliese di Massarosa. Nella notte, complice il vento, i fronti di fiamma si sono rinforzati e hanno cambiato direzione, arrivando vicino alle abitazioni di Miglianello, Pieve a Elici, Montigiano e coinvolgendo anche gli insediamenti posti a fondo valle di via di Roncò, via Acquachiara e via Polla di Morto. I nuclei abitati minacciati sono stati fatti evacuare, hanno riferito i vigili del fuoco.
Incendi, esplosioni di serbatoi di Gpl
Resta attivo anche il fronte di Fibbialla. Le operazioni per spegnere gli incendi procedono non senza difficoltà. Si registrano alcune situazioni critiche per il personale antincendio, dovute alla variazione di vento, alla scarsa visibilità e alle zone impervie. Diverse le esplosioni di serbatoi di Gpl.
Sono a lavoro le squadre di terra di vigili del fuoco e del personale Aib della Regione Toscana, oltreché i canadair e gli elicotteri Aib.
Fiamme nell’area di Massarosa
Bruciati già 500 ettari
Ieri, nell’ultima stima resa nota, si è parlato di circa 500 ettari bruciati. Il drammatico rogo del Monte Serra a Calci, nel 2019, ne devastò un migliaio.
Il fumo, ieri, ha raggiunto l’autostrada fino all’uscita di Lucca. Sulla “bretella” Lucca-Viareggio ieri non si poteva viaggiare.
Giani: “Situazione complicata”
“Stiamo lavorando per contenere e contrastare il fuoco in ogni modo: 140 persone si sono riversate lungo il fronte in questo ore”, ha raccontato ieri il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani.
“Ma la situazione è complicata – ha aggiunto Giani -. Non è un incendio che si sviluppa in modo lineare e continuo, ma con salti anche di diversi chilometri che costringono a rivedere continuamente i piani di intervento. Si tratta di più falò a macchia di leopardo, il che rende complicate le operazioni di spegnimento”.
“Già molte case sono state evacuate – aveva concluso il presidente della regione – contiamo ad ora già cento sfollati. Alcuni hanno trovato riparo da parenti, per altri è stata attrezzata per la notte la scuola del paese”.